Il presidente del Cagliari: a Natale faremo i conti, ma abbiamo fiducia
«Presto il nuovo stadio, Bari nostro rivale»
Tommaso Giulini si appresta a tagliare il nastro del nuovo Cagliari Store nel Largo Carlo Felice. Si guarda intorno e lancia il suo proclama ai tifosi presenti: «Speriamo di ritrovarci qui a maggio per festeggiare». «Ma piano e con tanta scaramanzia», precisa il patron rossoblù, affiancato dal direttore commerciale Mario Passetti, che apre le porte della nuova piccola casa del Cagliari, «in attesa di averne una più grande». Perché il sogno del presidente rossoblù resta il nuovo stadio: «Speriamo che presto si veda quello che abbiamo in mente per il nuovo Sant'Elia, lo stadio del Cagliari e di tutta la Sardegna». La mente è sempre rivolta al nuovo impianto, anche se Giulini sottolinea: «Adesso abbiamo una capienza di 16 mila spettatori, una squadra che ha fatto sette vittorie di fila in casa, ma restiamo sempre sui 10-11 mila spettatori di media. Pochi, visto che abbiamo programmato un impianto da 21 mila posti». Il punto sull'impianto: «Abbiamo avuto due lunghe riunioni in Comune e in Regione. Entro Natale potremo dire qualcosa, ma sono fiducioso. E, durante i lavori, posso assicurare che giocheremo in Sardegna, ma non vi dico dove».
Intanto, il presente è un Cagliari che sta davanti a tutti: «Ma siamo ancora a novembre, continuiamo a lavorare per restare lassù. Sono molto contento perché sapevo che questo sarebbe stato un anno difficile. Ma le prime dieci partite sono andate oltre le aspettative. Prima del Vicenza abbiamo fatto il punto, dandoci appuntamento a Natale. Nel frattempo abbiamo colto tre vittorie di fila e siamo entrati in una dimensione in cui vogliamo restare fino a Natale». Anche perché alle porte c'è un mese di dicembre da brividi: «Giocheremo ogni tre giorni. A fare la differenza saranno i recuperi di Sau, Farias e gli altri infortunati. Se recupereremo tutti, sono ottimista. Ma anche a La Spezia ho visto una squadra che, nonostante otto assenze, ha dato battaglia. Il primo tempo per me è stato eccezionale».
Meriti a Rastelli e al ds Capozucca «che insieme a me ha scelto il tecnico e mi ha consigliato bene. A La Spezia avrebbero vinto poche squadre di A, per come sono entrati in campo e lottavano su ogni pallone». Giulini guarda che succede dietro il suo Cagliari: «Il Bari ha grandi margini di miglioramento, ha ottimi giocatori e un monte ingaggi simile al nostro. Sono loro i nostri principali antagonisti. Stanno facendo bene anche a Cesena, nonostante un budget inferiore. Pensavo a Trapani e Novara come possibili sorprese e sul Novara ci ho preso. E poi c'è il Crotone».
Ma nei pensieri di Giulini c'è anche la Primavera: «Sono contento per il lavoro fatto da Beretta, bravissimo a passare dalla panchina al settore giovanile. E sono contento per i risultati ottenuti da Canzi. Ci hanno chiesto di partecipare al Viareggio, ci andremo sperando non influisca sul nostro campionato perché, ormai non possiamo nasconderci, puntiamo a centrare, dopo tanto tempo, le fasi finali».
Nel pomeriggio, accolto da Giulini e i “senatori” Dessena e Storari, compare Gigi Riva. Da Rombo di Tuono i complimenti al capitano: «State facendo bene». La replica di Dessena: «Seguiamo i suoi consigli».
Alberto Masu