VIALE S. AVENDRACE.
Affissioni abusive su show che giungono nell'Isola
C'è una nuova App per sapere quali spettacoli sono in programma in Sardegna, ma non gira sui telefonini: il suo sistema operativo, di virtuale non ha alcunché.
L'applicazione che potrebbe essere battezzata “Che cosa fare in Sardegna” funziona su pannelli di onduline, quelli che delimitano un “vuoto urbano”: in quello spazio un tempo c'era uno stabile, poi demolito. L'area chiusa è all'inizio di viale Sant'Avendrace, sul lato di viale Trento. È tappezzata di affissioni abusive, come da sempre va di moda, ma per motivi che la scienza non è ancora riuscita a spiegare tutte, o quasi, riguardano appuntamenti musicali o di teatro, o comunque rappresentazioni di spettacolo: le new entry di ieri sono altrettanti circhi in arrivo per il periodo natalizio.
Così, grazie a quel tazebao, sappiamo che possiamo (in qualche caso potevamo, perché sono rimasugli del passato) sentire un concerto di Malika Ayane, o seguire il nuovo musical su un gruppo di suore, assistere al festival della cultura non violenta, e per i bimbi c'è il Teatro Momoti con la sua offerta. L'App ci aveva avvertito, a suo tempo, che c'erano i Subsonica e ci consiglia una Sagra dello zafferano.
In mezzo a queste affissioni abusive, chi non poteva mancare? Ovvio: il Comune. Sulle onduline, ci informa che c'è una gara pubblica per lavori da eseguire davanti al Brotzu.
Luigi Almiento