COMUNE.
Serie di iniziative da sabato al 29 per la Giornata internazionale voluta dall'Onu
Donne in fuga dalle violenze fisiche e psicologiche che ricevono, principalmente da familiari. Donne che vorrebbero ricominciare le proprie vite con altre basi, soprattutto con altri mariti e fidanzati, dopo aver trovato il coraggio per denunciarli.
Nell'ultimo anno sono state 435 le donne che hanno fatto ricorso ai Centri antiviolenza del Comune: sette su dieci per un sostegno psicologico, un quarto del totale (significa più di cento) anche per un sostegno legale. Hanno per la gran parte fra i 30 e 50 anni, ma c'è anche un dieci per cento che supera i 65. Ci sono anche straniere, tra loro. Circa 400 uomini sono stati segnalati alla Procura: hanno fra i 30 e i 65 anni, nel 13 per cento dei casi sono più anziani. Il 64 delle violenze avviene in casa e le vittime sono soprattutto casalinghe o disoccupate. Non c'è alcun legame tra il titolo di studio e il fenomeno, né nel caso degli uomini che picchiano le donne né in quello delle donne che, quelle violenze, le subiscono.
La fotografia scattata da Luigi Minerba, assessore alle Politiche sociali del Comune, fa venire i brividi e, contemporaneamente, spiega perché è necessaria la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dall'Onu per il 25 novembre. Il Comune organizza un programma di iniziative che si svolgeranno tra il 21 e il 29 «coinvolgendo la comunità, cioè le associazioni, gli sportivi e i cittadini», spiega Barbara Cadeddu, assessore alle Pari opportunità. Concordano lo stesso Minerba, l'assessore allo Sport (Yuri Marcialis) e la presidente della commissione Pari opportunità, Elisabetta Dettori.
Il calendario completo delle iniziative è sul sito del Comune. Il Ctm collaborerà pubblicizzando il numero 1522 (quello del Telefono anti violenza), gli arbitri di hockey indosseranno la maglia rossa dell'iniziativa negli incontri del 21 e del 22.
Per la terza volta il Comune si spende (assieme al Coni e alle associazioni sportive) per attirare l'attenzione sulla piaga delle violenze alle donne. Continuerà a farlo finché i dati lo renderanno necessario.
Luigi Almiento