Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Molentargius, via alla caccia ai randagi

Fonte: L'Unione Sarda
23 marzo 2009

Lunedì inizierà la cattura dei branchi e dopo pochi giorni il parco sarà riaperto

Il Comune: «Ma ora serve una campagna di sterilizzazione»

Il direttore del Parco: «La chiusura è stata decisa anche per consentire agli operatori dell'Asl di lavorare tranquillamente».
Dalla prossima settimana inizierà la cattura dei cani randagi che vagano nel parco di Molentergius: lo assicurano i responsabili della Asl veterinaria di via Bacaredda, che lavoreranno in collaborazione con il Corpo forestale.
Il parco naturale, chiuso due giorni fa, «al fine di tutelare l'incolumità dei visitatori e della fauna protetta», potrà aprire nuovamente i battenti quando verranno allontanati gli esemplari più pericolosi.
LA TASK FORCE Per trovare una soluzione sono scese in campo le amministrazioni comunali di Cagliari, Quartu, Quartucciu, Selargius, l'assessorato regionale all'Ambiente e la Asl veterinaria: «Insieme stiamo studiando una soluzione definitiva, ma non è un percorso semplice», assicura Silvia Atzeni, naturalista, responsabile del servizio Fauna di Molentargius.
NESSUNA DENUNCIA E sottolinea: «Si è parlato di alcune aggressioni da parte dei cani ai nostri visitatori ma noi non abbiamo ricevuto nessuna denuncia scritta». Oltre ai randagi, una quarantina circa e non tutti aggressivi, vagano all'interno della struttura anche i quattrozampe lasciati liberi dai proprietari: «Chiediamo che questi esemplari vengano controllati maggiormente», continua Atzeni. «Perché anche loro marcano il territorio e cercano il modo per proteggerlo».
LA CATTURA NON BASTA Catturare i cani che vagano nel parco e nelle sue vicinanze non basta: «Dopo un mese il problema si presenta nuovamente con l'ingresso di altri animali», chiarisce Pietro Frongia, responsabile del servizio zooiatrico del Comune di Cagliari. «Vogliamo quindi fare un censimento, vedere quali sono realmente i cani pericolosi per poi ritirali da quel territorio. Ma soprattutto è necessaria una sterilizzazione massiccia. I canili sono pieni, non c'è spazio per accogliere tutti».
ALTRI CANILI Per questo l'ente parco Molentargius sta cercando ospitalità per i quattrozampe anche nelle strutture delle altre province sarde: «La Asl si occuperà delle spese di cattura e trasporto. E noi con la collaborazione dei Comuni coinvolti nella gestione del parco (Cagliari, Quartu, Quartucciu e Selargius) ci rendiamo disponibili per il mantenimento dei cuccioli ritirati. Servono circa mille euro all'anno per ogni esemplare», dice Mariano Mariani, direttore del parco di Molentargius. «La chiusura del parco è stata decisa anche per consentire agli operatori della Asl di lavorare tranquillamente. Le catture non possono essere effettuate quando sono presenti adulti e bambini che circolano nei nostri spazi».
FRANCESCA GHEZZO

22/03/2009