L'operazione “Sicurezza crocieristi” scatta alle sei e mezzo. A Cagliari, nel porto di via Roma, gli agenti antiterrorismo raggiungono la banchina dove deve attraccare la “Rhapsody of the Seas” della Royal Caribbean. La bonifica tradizionale è già stata eseguita da artificieri e unità cinofile.
SCORTA INVISIBILE Un'ora dopo, i quattro poliziotti dell'unità operativa di primo intervento (Uopi), al secondo giorno di lavoro nel capoluogo, osservano a distanza le prime operazioni di sbarco dalla nave con a bordo duemila turisti provenienti da tutto il mondo, in maggioranza statunitensi e inglesi. Una presenza discreta, per non incutere timore. Dopo gli attentati di Parigi, nulla è più come prima. Stravolte le strategie difensive, si lavora ancora di più sulla prevenzione e sull'intelligence. È altamente improbabile però che un eventuale attacco possa avvenire all'interno dell'area portuale, sorvegliata come sempre dalle altre forze dell'ordine e dagli uomini della security dell'autorità portuale. Così gli agenti speciali si muovono silenziosamente nell'area davanti alla stazione marittima, fronte via Roma: qui i turisti, a piedi o in autobus, si spostano nelle stradine della Marina, si dirigono verso Castello oppure raggiungono la spiaggia del Poetto.
CONTROLLI A DISTANZA Volto e identità nascosti sotto il loro passamontagna mephisto, i poliziotti osservano ogni movimento, registrano con attenzione la presenza di possibili persone sospette. Si spostano a piedi o a bordo della jeep blindata. Garantiscono la sicurezza dei turisti senza farsi notare. Una scorta invisibile nelle vie di Cagliari. I turisti, attratti dalle bellezze del capoluogo e alle prese con il caldo fuori stagione, non sembrano notare gli agenti con elmetto, passamontagna, giubbotto antiproiettile e mitra. C'è chi scendendo dalla nave impugna telefono cellulare e inquadra a distanza i poliziotti per una foto ricordo. Gli attentati di Parigi sono un ricordo recente e molto doloroso. Molti turisti avevano già iniziato la crociera quando i terroristi dell'Isis hanno sferrato il loro attacco mortale. «Un'atrocità inspiegabile», dice una signora inglese. «Abbiamo seguito gli eventi in tv e sul web». A Cagliari si sentono al sicuro. «Nessun timore particolare», spiega una coppia di britannici mentre si avvia verso il bus diretto al Poetto. «Uno sbarco come gli altri, i crocieristi e noi operatori non ci siamo accorti di nulla. La presenza di poliziotti, anche in tutti gli altri porti, non è una novità», conferma il personale incaricato dell'accoglienza ai turisti.
OBIETTIVI SENSIBILI «Nessuno si può ritenere al sicuro». Le recenti parole del questore di Cagliari, Danilo Gagliardi, spiegano il perché sia stato necessario far partire da lunedì il servizio dell'Uopi. «Il porto è tra gli obiettivi ritenuti sensibili. Cagliari ha la fortuna di essere un punto d'attracco per le navi da crociera e noi abbiamo il compito di tutelare i turisti». Il questore aggiunge: «La sicurezza della città è garantita come sempre dai servizi normali di tutte le forze dell'ordine. Gli agenti speciali interverranno in particolari criticità, grazie alla loro formazione e preparazione. Presidieranno quelli che sono ritenuti degli obiettivi sensibili».
Matteo Vercelli