Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Treni veloci, si rischia il flop

Fonte: L'Unione Sarda
17 novembre 2015

I sette pendolini entreranno in funzione a metà dicembre: Cagliari-Sassari in 2 ore e 48

Primi dati sugli orari: si guadagneranno soltanto pochi minuti Settantotto milioni di euro per sette minuti in meno. I nuovi treni veloci che entreranno in servizio a metà dicembre, poco dopo lo scoccare del cinquecentesimo giorno dal loro arrivo nell'Isola, porteranno da Cagliari a Sassari in 2 ore 48 minuti. Tre in meno per la tratta inversa da nord a sud, 3 ore e 10 minuti per arrivare dal capoluogo a Olbia. Gli orari invernali di Trenitalia non sono ancora ufficiali, ma già circolano nelle stazioni della Sardegna e stridono con le «due ore e mezza» promesse dal presidente della Regione Francesco Pigliaru appena cinque giorni fa, in occasione del via libera dell'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria. «In quel tempo, con le condizioni attuali della rete, forse si possono collegare Cagliari e Sassari senza stop intermedi», dice Arnaldo Boeddu, segretario generale della Cgil Trasporti. Invece gli Atr 365 dovrebbero fermarsi all'aeroporto di Elmas, a San Gavino, poi a Oristano e Macomer. Ecco perché nonostante la velocità massima sia superiore ai treni usati attualmente (che impiegano 2 ore e 55 minuti per unire le due città più importanti dell'Isola), il risparmio di tempo sull'intera tratta sarà limitato.
IL PERCORSO Questo perché il pendolino - che per adesso non pendolerà: la linea ferroviaria non lo consente - potrà correre fino a 150 chilometri all'ora da Cagliari fino a Oristano, dove recupererà pochi minuti rispetto ai tempi di percorrenza di oggi. «Da Macomer e Sassari la velocità sarà quella possibile attualmente, cioè tra i 70 e i 90 chilometri all'ora. Solo in una piccola parte del tracciato si potranno raggiungere i 100 chilometri all'ora», dice Boeddu.
LA RETE Per diminuire ancora i tempi sarà necessario un intervento sulla rete ferroviaria. La Regione per questo ha previsto una spesa di 20 milioni di euro, che andranno ad aggiungersi ai 50 stanziati dalla Rfi. L'obiettivo dichiarato è collegare Cagliari e Sassari in due ore e avvicinarsi così ai tempi di percorrenza medi delle altre tratte italiane, dove però si può scegliere il Frecciarossa, che copre tratte da 200-250 km in poco più di un'ora. Fantascienza, al momento, per la Sardegna. «Nell'Isola esultiamo per un risparmio di pochi minuti e per treni che nel resto d'Italia sono arrivati 15 anni fa. I sardi non si possono accontentare di questo risultato», attacca Boeddu. «Peraltro, gli Atr sono stati tutti acquistati con risorse regionali, mentre altrove è Trenitalia a fare questi investimenti. Per abbattere di altri 20-25 minuti i tempi di percorrenza, occorrerebbero non meno di 750 milioni di euro, utili per superare la variante di Chilivani ed per altri lavori studiati per migliorare il tracciato».
DUE TRENI Il 14 dicembre entreranno in funzione solo due treni degli otto acquistati dalla Regione. Per ora nell'Isola ne sono arrivati sette. L'ultimo è rimasto nella Penisola per continuare i test. Gli altri cinque devono ancora ricevere le autorizzazioni necessarie per poter percorrere una tratta su cui, al netto delle fermate, si viaggerà a una media di poco più di 80 chilometri all'ora. «È praticamente la performance di una Ferrari che tira un carrello di cassette di uva sulla strada per la vigna di mio babbo», è stato il commento ironico del deputato di Sel Michele Piras, affidato ai social network.
LA RISPOSTA «Non mi preoccupo di chi sostiene sempre che ci vuole sempre ben altro, bisogna pensare a ciò che è fattibile con le risorse attuali», risponde l'assessore ai Trasporti Massimo Deiana. «Per risparmiare altri 20 minuti servono circa 800 milioni di euro. Senza le fermate intermedie, poi, la percorrenza si potrebbe abbassare ancora: potremmo ipotizzare in futuro un diretto Cagliari-Sassari».
Michele Ruffi