Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari, bollette in orbita

Fonte: L'Unione Sarda
17 novembre 2015

Con una spesa media di 912, 81 euro all'anno è preceduta solo da Roma

Secondo capoluogo in Italia per consumi elettrici Seconda in Italia, prima nel Mezzogiorno. Cagliari si piazza dietro Roma nella classifica nazionale delle città con le bollette dell'energia elettrica più salate. Lo rivela l'indagine del portale “SosTariffe.it” su consumi e costi medi sostenuti nel 2015 nei capoluoghi di regione. I consumi di quello sardo raggiungono il poco invidiabile secondo gradino del podio grazie a un importo medio sborsato dalle famiglie cagliaritane di 913 euro. Tra i 1.016 euro di Roma e gli 847 spesi a Palermo. E il costo dell'energia riflette senza sorprese anche i consumi effettuati. Cagliari si conferma al secondo posto dei capoluoghi italiani anche nella graduatoria delle città più energivore: con 3.889 kWh i contatori in Sardegna hanno girato meno solo di quelli della Capitale dove si arriva a 4.199 kWh.
IL SUD Un trend che sembra interessare gran parte del Sud Italia, visto che si deve arrivare fino al quinto posto per trovare la prima città del Nord in classifica, Trieste, dove si consumano 3.356 kWh all'anno per una spesa di quasi 736 euro. In coda all'elenco si piazza invece Campobasso, dove il consumo annuo medio si ferma a 2.932 kWh pari a una spesa in bolletta di quasi 595 euro (circa 421 euro in meno che a Roma). Bologna è penultima nella classifica delle città più energivore classificandosi tra le città del Nord più virtuose. Nel capoluogo emiliano, infatti, si consumano 2.975 kWh annui e una conseguente spesa di 609 euro.
IL CONFRONTO Cagliari si piazza tra le città più avide di energia anche nel confronto con il 2014. Se si analizzano le variazioni di consumo, si scopre che in Sardegna l'attenzione al risparmio non ha contagiato gli utenti. Nonostante le temperature miti non richiedano l'accensione prolungata di impianti di riscaldamento, negli ultimi dodici mesi i consumi sono addirittura aumentati del 2,7%, terzo peggior risultato d'Italia. A comandare la classifica degli spreconi anche questa volta è Roma, nella quale si è consumato il 15,5% in più rispetto al 2014. Il taglio dei consumi è avvenuto ad Aosta, detentrice del primato di città con la riduzione maggiore: dal 2014 il fabbisogno di energia è diminuito del 16,3%. Ottimi risultati anche a Catanzaro e Trento dove i cittadini sono riusciti ad alleggerire le bollette di circa l'11,3% in un anno.
IL RISPARMIO Il “caro tariffe”, tuttavia, non è l'unico colpevole, dietro le bollette più care si nascondono cattive abitudini e poca attenzione al risparmio. A pesare maggiormente sui consumi sono alcuni stili di vita scorretti su cui il portale invita riflettere. Tra questi rientra la “pigrizia” del 75% delle famiglie italiane, ancora fedeli al mercato tutelato dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas, nonostante i vantaggi offerti dalla liberalizzazione delle tariffe in vigore del 2007. Non solo, gli italiani (e i sardi) si ostinano «a usare male l'energia - spiega l'indagine di SosTariffe.it - concentrando i consumi di giorno, incidendo sul 13% delle bollette».
IL CONFRONTO DELLE TARIFFE Tra i comportamenti virtuosi non deve mancare il confronto tra le tariffe. «Sottoscrivere il contratto più economico, spostando l'80% dei consumi nelle fasce orarie più convenienti (di notte, nei fine settimana e giorni festivi) comporta un risparmio mediamente superiore agli 80 euro l'anno».
LE BUONE REGOLE Inoltre, poche e semplici regole sul corretto utilizzo degli elettrodomestici potrebbero far risparmiare dai 278 euro ai 310 euro all'anno, ossia dal 31% al 47% della bolletta media. Per quanto riguarda la lavatrice, SosTariffe.it consiglia lavaggi con temperature non superiori ai 60 gradi. Anche l'utilizzo della lavastoviglie condiziona circa il 10% dei consumi. Scegliere così un modello che possa caricare direttamente l'acqua calda dalla rete permette un risparmio di oltre 25 euro, ovvero il 35% dei consumi. «Il frigorifero, anche se può sembrare strano, incide per il 9% sui consumi annui. La scelta di un apparecchio di classe A++ garantisce risparmi di oltre 40 euro, pari al 58% dei consumi».
I LED L'illuminazione di casa è una delle voci di costo più variabili, ma con dieci lampadine ad alto rendimento si lima circa l'8% dei consumi. Poco di meno (6%) attribuibili all'uso del ferro da stiro e a quello dell'asciugatrice, responsabile del 4% dei consumi annui di ciascuna famiglia italiana.
Luca Mascia