Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

5 Stelle (ancora) senza licenza

Fonte: L'Unione Sarda
17 novembre 2015

VOTO 2016. I meetup vogliono la lista unica, idee diverse su come scegliere i candidati

Due gruppi attendono l'ok di Grillo-Casaleggio per il simbolo


Lo chiamano certificato , è il lasciapassare per ottenere il simbolo pentastellato, il timbro Grillo-Casaleggio. «Prima di ottenerlo non possiamo parlare in qualità di rappresentanti del Movimento 5 stelle». Grillini senza licenza, per ora, in corsa alle elezioni amministrative della città in attesa del via libera: «Dovrà arrivare dallo staff nazionale, in seguito alla nostra richiesta che ancora non abbiamo inoltrato». Angelo Congiu, in questi giorni in cui si stanno disegnano i ruoli e le responsabilità, è diventato il coordinatore della comunicazione del Meetup 31 e dell' Associazione 5 stelle . «Parlo a nome di tutti loro».
LE ANIME Ma non dell'altro gruppo, quello che sabato scorso ha promosso un incontro parallelo, sdoppiando la prima uscita pubblica dei grillini cagliaritani: da una parte il Meetup 31 e l'associazione con il pienone al Lazzaretto, dall'altra il Meetup 5 stelle Cagliari , nell'ex liceo Artistico, in piazza Dettori. Cortocircuito all'esordio, forse, o vecchie componenti che si devono incontrare, dopo il “non pervenuti” delle regionali: «Tendiamo sempre a unire gli attivisti sul territorio. Se c'è qualche residuo, cerchiamo di compattarci», spiega Angelo Congiu. «Noi abbiamo chiesto all'altra piattaforma di unirsi a noi. Hanno risposto che ci saremmo incontrati in seguito. Abbiamo fatto presente che questo avrebbe creato confusione, come del resto è successo. Ogni gruppo fa quello che vuole, non possiamo forzare nessuno e non abbiamo ancora stabilito quando incontrarci. Il nostro è un movimento spontaneo, senza direttivo né organi dirigenziali».
LE LISTE Le distanze tra piattaforme derivano dalla modalità di selezione dei candidati: «L'altro Meetup proponeva la procedura usata nel 2011, che non è più attuabile. La convocazione degli iscritti avveniva per posta elettronica, poi si teneva una riunione per la formazione di una lista», prova a semplificare Congiu. «Ora il percorso è diverso, i cittadini attivi sono coinvolti e gradualmente viene creata una lista». La differenza è questa: «Noi non abbiamo invitato le persone a candidarsi, ma ad attivarsi. Prima eravamo talmente pochi che partivano e-mail a tutti gli iscritti».
DIVERSO METODO Le piattaforme cagliaritane devono fare sintesi - in sostanza - sul sistema da utilizzare per la selezione dei candidati. Per l'aspirante sindaco «chiediamo l'attivazione del metodo-Milano», dice Gian Luigi Nieddu, del Meetup 5 stelle Cagliari : «In quel caso i vari Meetup hanno indicato le varie preferenze, poi messe ai voti. Per i candidati consiglieri a Milano stanno ancora valutando che sistema utilizzare». A Cagliari le incognite sono tante: «Ci incontreremo per stabilire i criteri», continua Nieddu, «non abbiamo nomi e neppure una lista nostra. Quello che conta è garantire il massimo della trasparenza e della democrazia. Poi potrebbe accadere che i vertici nazionali decidano di applicare una precisa metodologia per uniformare i criteri, vedremo».
IL CODICE Tutti d'accordo, invece, sul codice etico per i futuri candidati: «Non devono avere la tessera di altri partiti o una storia politica importante altrove. Non vogliamo i “multiscarpisti”», riprende Angelo Congiu . Il paio di scarpe è solo uno, dovrebbero calzarle «studenti, dipendenti pubblici, avvocati, ingegneri: sono i cittadini che si stanno attivando in questi mesi portando avanti i tavoli di lavoro tematici». Congiu scippa al linguaggio informatico l'espressione «open source: è il programma che vogliamo, aperto, alla base c'è la democrazia partecipata». La piramide rovesciata, l'uno vale uno e l'organizzazione orizzontale mettono d'accordo tutte le anime dei grillini cagliaritani.
Mariangela Lampis