Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Enti locali, faccia a faccia Pigliaru-Sanna

Fonte: La Nuova Sardegna
16 novembre 2015


Incontro privato tra governatore e sindaco. Il primo cittadino: «Ho esposto le nostre ragioni, ho fiducia che mi ascolterà»
di Giovanni Bua
 

Un faccia a faccia a porte chiuse. Perché la visita ufficiale del presidente della Regione Francesco Pigliaru, in città per inaugurare i nuovi locali dell'Accademia Sironi e celebrare i novant'anni dell'Istituto zooprofilattico, non era occasione da perdere. Nè per il sindaco Nicola Sanna, che sta guidando la fiera battaglia del Nord per modificare la Riforma degli Enti Locali e ottenere il riconoscimento di Area metropolitana. Nè per il governatore, che ha necessità di raffreddare gli animi nella sua Sassari per mettere in sicurezza il delicatissimo passaggio in aula del non molto amato Dl Erriu.
Un faccia a faccia cercato dunque, risoltosi in incontro breve e riservatissimo, durante il quale Sanna non ha mancato di riproporre gli argomenti che, da mesi, sia lui che i primi cittadini del Nord stanno portando avanti sulla questione della città metropolitana. Temi che, nel lungo e aspro dibattito, hanno reso più solide le convinzioni del sindaco battagliero. Che si dice ora convinto di aver aperto una breccia nella corazzata posizione della controparte.
«Sì, ne ho parlato con il presidente durante la sua visita a Palazzo Ducale - racconta - in una conversazione senza alcune contrapposizione, perché ho profonda fiducia nel mio presidente. Credo che abbia compreso il senso profondo delle mie osservazioni. Adesso è compito del consiglio regionale evitare che quanto accaduto sino ad ora, nella distribuzione delle risorse in assenza di legge, possa essere perpetrato con l'approvazione della legge Erriu. L'unico modo per evitare le divisioni è riscriverla». Questo perché in Sardegna «non esistono vere e proprie metropoli, nel senso europeo o italiano in quanto a densità, ma agglomerati urbani. Sassari e Cagliari, pur avendo differenti dimensioni, hanno caratteristiche simili e necessitano di politiche urbane specifiche e speciali, come speciale è la Sardegna».
Secondo il sindaco Nicola Sanna, tuttavia, sarebbero già evidenti trattamenti differenti tra le due realtà, che non troverebbero giustificazione in alcuna legge. «Se gli Iti, gli interventi territoriali integrati, consentono di destinare a ciascuna città media isolana, Cagliari, Sassari e Olbia, 15 milioni di euro, non si capisce perché Cagliari, già da luglio di quest'anno, possa godere di 40 milioni tra fondi europei e statali, Pon-Metro, qualificandosi città metropolitana pur in assenza di una legge apposita. Che insigni costituzionalisti che fanno parte della giunta regionale avrebbero dovuto o potuto rilevare».
Effetti di squilibrio e di divisione che Nicola Sanna giudica "deleteri" e che si acuirebbero nell'approvazione di una legge «che, non rispettando il grado di riforma economica e sociale della legge Delrio, introdurrebbe gravi elementi divisori nella coesione del popolo sardo». E se Sanna è consapevole che non sarebbe produttivo avviare una spirale rivendicativa nei confronti del capoluogo, che nei prossimi anni vedrà crescere sempre di più le risorse a sua disposizione, ricorda però che è necessario salvaguardare le specificità e le specialità. «Lo hanno fatto in Friuli-Venezia-Giulia - afferma - non istituendo la città metropolitana, lo hanno fatto in Sicilia dove,
invece, ne hanno fatto tre. In Sardegna, per storia, cultura e tradizione potrebbero essere due, più un ente di area Vasta per le aree interne».
Risultato del dialogo: «Pigliaru ha ascoltato, davvero. E sono fiducioso, perchè il tempo per rimediare c’è ancora. Poco, ma quanto basta».
Invia per email
Stampa