L'esempio delle «buone pratiche» arriva da Salerno, tra i Comuni che ha raggiunto risultati eccezionali. L'esperienza l'ha raccontata il suo assessore all'Ambiente, Gerardo Calabrese, nell'incontro di ieri di Legambiente.
«Siamo l'unico Comune, capoluogo di provincia nel Mezzogiorno d'Italia, che ha raggiunto l'obiettivo di legge del 65% - spiega - Salerno ha fatto una scelta coraggiosa nel 2008, realizzando un piano di raccolta differenziata porta a porta in tutto il territorio, concretizzando la nostra esperienza proprio nelle fasi più acute dell'emergenza rifiuti in Campania. Noi, grazie a un porta a porta su tutto il territorio, siamo riusciti a non avere mai quelle scene che nel resto della regione erano all'ordine del giorno: da subito abbiamo superato il 70% di raccolta differenziata coinvolgendo tutti i 140mila abitanti».
Ma anche dall'hinterland cagliaritano arrivano buoni esempi. Comuni come Sinnai, Monserrato e Selargius, assieme nel consorzio “Campidano Ambiente”, o Quartu hanno svoltato attestandosi, nella raccolta differenziata, sopra il 65 per cento. «Il nostro bacino d'utenza è di 70mila abitanti - spiega il sindaco di Sinnai, Barbara Pusceddu, alla guida del consorzio - garantiamo il porta a porta e dove non è possibile raggiungere le abitazioni creiamo micro-isole con cassonetti differenziati. Punto di forza è la comunicazione con i giovani e il coinvolgimento delle scuole è molto importante». (c. ra.)