ELEZIONI. Corda: il M5S è una realtà che non scende a patti. Cotti: ci riuniremo insieme

Ansia da nome? Quando mai, dicono i grillini. Per scegliere i candidati alle amministrative c'è tempo. «A noi interessa portare avanti un progetto», dice la deputata Emanuela Corda. «Non c'è bisogno di avere nomi altisonanti per capire che il Movimento 5 stelle è una realtà che non scende a patti». E si parte dalla democrazia partecipata, tema caro, per l'esordio: primo incontro pubblico ieri pomeriggio, al Lazzaretto di Sant'Elia, promosso da Meetup 31 , organizzazione pentastellata della prima ora, e Associazione 5 stelle . Appuntamento parallelo a quello promosso nei locali dell'ex liceo artistico, in piazza Dettori. Organizzatori, in quel caso i grillini del Meetup 5 stelle Cagliari . Neppure ai nastri di partenza e già divisi? «I nostri gruppi sono diversi - dice il senatore Roberto Cotti, presente in piazza Dettori - promuoviamo incontri da oltre cinque mesi. Ma ci riuniremo tutti insieme». Contributi raccolti in città da far convergere in un programma: «La città ha più anime, dobbiamo elaborare una piattaforma programmatica sentendo i cittadini, per poi unirci», specifica Sergio Mamusa. E poi c'è la lezione delle regionali da tenere a mente: «La mancata formazione di una lista condivisa aveva decretato la bocciatura da parte di Beppe Grillo e dei vertici nazionali». I temi sono quelli del «bilancio, viabilità ed ecosostenibilità», affrontati all'ex liceo. Nel frattempo, si fa punto sui tavoli di lavoro aperti in città anche al Lazzaretto, dove non c'è una sedia libera: «Per la prima volta stiamo presentando i risultati», fa sapere Samuele Mereu, organizer , «così si fa chiamare chi riveste il ruolo di organizzatore del Meetup». Quartiere per quartiere con banchetti di discussione, ieri si è parlato di queste attività svolte nelle scorse settimane su attività produttive, ambiente, Equitalia, difficoltà dei quartieri. Chi sta lavorando al programma ha presentato in pochi minuti il lavoro fatto sui grandi temi. Alberti da tenere stretto, ecocentro che non può trovare spazio a Sant'Elia, «un sindaco che non può essere mente della Fondazione del Lirico». È solo l'inizio.
Mariangela Lampis