Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'ente coi buchi intorno La galassia in rosso della Camera di commercio

Fonte: L'Unione Sarda
16 novembre 2015


Il piano di razionalizzazione svela i numeri delle società partecipate

 


Un ente con i buchi intorno, che mandano in profondo rosso i bilanci di una galassia di società. La Camera di commercio è al centro di una vasta rete di spa, srl e consorzi, con partecipazioni: alcune sono in attivo ma molte vengono dichiarate inutili, altre sono al collasso finanziario, troppe hanno fatto registrare pesanti perdite. Nel caso della Società Ippica srl, che gestisce l'ippodromo, il tracollo finanziario si traduce nel mancato sviluppo di un'area tra le più belle della città. In aeroporto invece ci sono 260 buste paga che dipendono dai conti sballati di Sogaerdyn e Sogaersecurity: all'appello potrebbe mancare circa mezzo milione, ma alcuni documenti non sono stati resi disponibili. Poi ci sono le grandi falle della Fiera (rosso di 871 mila euro), del Centro servizi per le imprese (buco di 170 mila euro), del Laboratorio chimico merceologico (in cassa mancano 204 mila euro). E l'abbandono di progetti annunciati con grande enfasi negli scorsi anni, come la Cagliari Free Zone. Il quadro emerge dal Piano di razionalizzazione delle società partecipate approvato dalla commissaria Paola Piras: un documento zeppo di cifre e relazioni che dipingono la Camera di commercio come una piovra dai tentacoli bucati.
LA GALASSIA La razionalizzazione arriva in ritardo, scrive la commissaria, a causa della bufera che si è abbattuta sulla Camera all'inizio dell'anno. Ma è un atto necessario. Dai registri risultano nel portafogli dell'ente partecipazioni più o meno importanti in 11 società del sistema camerale: Borsa Merci Telematica Scpa, Dintec Scarl, Ecocerved Scarl, IC Outsourcing, Infocamere Scpa, Isnart Scpa, Job Camere srl (in liquidazione), Retecamere Scarl (in liquidazione), Sistema Camerale Servizi srl, Tecnoservicecamere Scpa, Uniontrasporti Scrl. Di altre due ha il controllo totale: Sardegna Fiere srl e Laboratorio Chimico Merceologico Scarl. Poi ci sono le quote di maggioranza nelle spa Sogaer (94 per cento del capitale, con il controllo indiretto su Sogaerdyn e Sogaersecurity) e Sardegna Certificazione agroalimentare srl. Le carte riportano interessi in Agroqualità spa, Banca di Sassari spa, Intergross srl, Gal Linas Campidano, Gal Sulcis Iglesiente, Sardaleasing e Società Ippica. Risultano anche numerose partecipazioni in consorzi poco attivi, come il Costa Sud e quello per lo sviluppo turistico di Carloforte: saranno dismesse.
IL RIORDINO Per alcune attività è già stata deliberata la fine per scomparsa dell'ente (un esempio: Sardegna Fiere), mentre il commissario ha deciso di uscire da molte società del sistema camerale, «non considerate strategiche»: il Largo Carlo Felice ci stava dentro solo per inerzia istituzionale. Ma l'abbandono è stato stabilito anche per il 16 per cento delle quote della Società ippica (gli altri azionisti sono Comune e Regione) che, si legge, «continua a versare in una situazione di grave crisi finanziaria»: l'ultima annualità ha chiuso con una perdita di 183.211 euro. Per l'ippodromo si scopre che «l'oggetto sociale non è conforme al modello legale non essendo strettamente strumentale al perseguimento delle finalità istituzionali». Un'anomalia che il Comune aveva segnalato, con una nota, a febbraio. Il 21 ottobre è arrivato un liquidatore al Laboratorio chimico merceologico: il cda si era dimesso quando ai vertici c'era ancora Giancarlo Deidda, intanto la voragine nei conti si è allargata, di mezzo ci sono 8 dipendenti. Sta bene invece la Sogaer, che gestisce l'aeroporto. Ma i conti non tornano nelle controllate (Sogaerdyn e Sogaersecurity): grane per i nuovi amministratori.
Enrico Fresu