Cultura e Spettacoli
Festarch, un certo sguardo sul turismo
Dall’élite del Grand Tour all’industria delle vacanze
ANDREA MASSIDDA
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Dai tour in solitario dei viaggiatori dell’Ottocento al turismo di massa, dalle grandi esplorazioni alle immigrazioni epocali. È l’umanità che si sposta in lungo e in largo per il pianeta, con tutte le conseguenze che questo vagare crea sul paesaggio, il tema portante di Festarch 2008, il festival dell’architettura promosso dalla Regione, dalle università di Cagliari e Sassari e dall’Istituto nazionale di architettura. Una kermesse di livello internazionale che dopo il successo dello scorso anno (30mila presenze) ritorna dal 29 maggio al primo giugno nella suggestiva sede dell’ex Manifattura Tabacchi, sempre con la direzione artistica a cura di Stefano Boeri e Gianluigi Ricuperati.
Tra i 130 ospiti di questa seconda edizione - presentata ieri mattina a Cagliari dall’assessore regionale al Turismo Luisanna Depau, dall’assessore comunale all’Urbanistica Giavanni Maria Campus e dal direttore artistico Gianluigi Recuperati - i più attesi sono gli architetti Jacques Herzog e Rem Koolhaas (entrambi premi Pritzker, ma anche altri nomi prestigiosi del settore (ad esempio Inaki Abalos, Floris Alkemade, Franchois Roche, Italo Rota e Benedetta Tagliabue), della letteratura e della critica dell’arte (tra gli altri Achille Bonito Oliva, Richard Mason, Geoff Dyer, Tom McCarthy) e della fotografia (Oliviero Toscani, Mario Dondero e Paolo Rosselli).
«Il nostro intento principale - ha detto la Depau - è quello di promuovere la Sardegna non soltanto come meta di vacanze, ma anche come luogo di pensiero, sede di dibattiti culturali e sociali importanti, come appunto quello che affronteremo quest’anno, sul radicale mutamento del turismo a partire dal 1950». In effetti, il business basato sulle vacanze, con un giro d’affari annuo di 500 miliardi di dollari, si avvia a diventare l’industria più importante del mondo. E oramai i servizi turistici danno lavoro a centinaia di milioni di esseri umani.
L’inaugurazione di Festarch è fissata per giovedì 29 maggio alle 21,30, quando - dopo gli interventi delle autorità - a tenere banco sarà Jacques Herzog con una lezione magistrale. Poi una serie lunghissima di appuntamenti illustrati ieri da Gianluigi Ricuperati. Si va da l’intervento di Francesco Erbani su «L’italia maltrattata» alla conferenza di Floris alkemade sul progetto di riqualificazione del quartiere di Sant’Elia, dallo scrittore Mauro Bersani che spiega il rapporto tra Gadda e il paesaggio di Roma al racconto dei luoghi di provenienza dei Rom fatto da Maddalena Bregani e Salvatore Porcaro. E ancora l’intervento Rem Koolhas sul tema «Architettura e pensiero politico», il punto di vista Jonathan Olivares xul turismo, l’arredamento e il paesaggio americano, una lezione megistrale del capo della Protezione civile Guido Bertolaso, quella Goncalo Byrne sulle strategie truristiche del Portogallo, il dialogo tra Gillo Dorfles ed Enzo Mari e ancora l’intervista pubblica del direttore del Tg1 Gianni Riotta con Renato Soru, sul tema del G8 in Sardegna.
Un programma vastissimo, dunque (davvero impossibile citare tutti i protagonisti) che verosimilmente richiamerà su Cagliari l’attenzione dei media nazionali. Uno sforzo organizzativo immenso che sarà sostenuto da ben 130 studenti delle due facoltà di Architettura isolane. Anche perché Festach 2008, oltre alle consuete conferenze, prevede mostre, alcune delle quali particolarmente interessanti (si pensi a quella dello Studio Herzog&De Muron sul progetto di riqualificazione del complesso minerario di Monteponi, nel Sulcis) e persino un concerto del compositore Stefano Scodanibbio, che proporrà una performance dal titolo «Voyage that never ends».
Quest’anno la manifestazione ospiterà al suo interno anche uno spazio dedicato ai bambini dagli undici ai quattordici anni, che potranno partecipare a un labopratorio dal titolo «Disegna e racconta la tua casa ideale».