Per la prima volta insieme, sullo stesso palco,
arrivano a Cagliari due tra i più grandi del mondo - Domenica alle 21 all'Auditorium del Conservatorio
R itornano a Cagliari dopo tanti anni ma, questa volta - ed è la prima volta per la città - insieme. John Scofield e Joe Lovano, giganti del jazz internazionale, grandi, grandissimi musicisti celebrati in tutto il mondo, sbarcano il 15 novembre all'Auditorium del Conservatorio Pier Luigi da Palestrina, per un atteso concerto allestito da Jazz in Sardegna, in tandem con Cedac e Sardegna Concerti. Un evento che riporta in città il grande jazz, dopo l'ammaliante serata offerta da Brad Mehldau a fine aprile (fino a questo momento, il concerto jazz più emozionate programmato nel 2015 nell'Isola).
Tenorsassofonista tra i più influenti degli ultimi trent'anni, capace di perpetuare la tradizione nel momento in cui la espande, Lovano - classe '52, statunitense di origine siciliana - è approdato in città solo una volta, nel 1986, tra le fila del quintetto di Paul Motion, in una delle prime edizioni del jazzfest cagliaritano.
Tre volte, invece, il chitarrista dalla vena bluesy che stregò Miles Davis («Mi piaceva la sottigliezza di Scofield. Me lo aveva raccomandato Bill Evans», dice a un certo punto il trombettista, nella sua autobiografia): nel 1987, nel '94 con Eddie Harris, con cui incise “Hand Jive”, e nel '99 nel corso di un'edizione, la diciassettesima, consumatasi quell'anno nella terrazza del Bastione di Saint Remy, e dedicata al mai dimenticato Alberto Rodriguez, fondatore della celebre rassegna.
Visti i nomi in campo, la lunga assenza dai palcoscenici cittadini, e i partner di qualità che troveremo al loro fianco, ovvero Ben Street al basso, e l'eccellente Bill Stewart alla batteria (musicista per musicisti che da tempo accompagna Scofield, con cui suonò in duo sedici anni fa), bisognerà affrettarsi all'acquisto del biglietto, in vendita al Box Office di viale Regina Margherita a Cagliari (e su tutto il circuito regionale), ma anche online su Eventbrite, al prezzo di 20 euro, più i diritti di prevendita.
Un appuntamento da non perdere quindi per diversi motivi (non ultimo, il fatto che l'organico è privo del condizionamento armonico del pianoforte), dove la buona musica, sia che si tratti di bop, blues o funk, non mancherà.
Il sodalizio tra Scofield, oggi 63 anni, (che oltre a girare il mondo per concerti, insegna stabilmente Musica alla New York University) e Lovano, risale al 1989 quando per la Blue Note registrarono “Time on my hands”, che segnò anche la riconversione jazzistica del chitarrista, dopo un lungo periodo di allontanamento dal jazz acustico. L'anno dopo arrivò “Mean to be”, meno riuscito del precedente, ma ad ogni modo, sempre godibile. Poi, negli anni, qualche altro disco, come ad esempio “ScoLoHoFo”, del 2003. E molti live.
Un assaggio dell'arte di questi due strepitosi divi, leggende viventi della nostra musica, è su www.unionesarda.it.
Carlo Argiolas