Al via il confronto con la Giunta quartese sul litorale da Marina Piccola a Margine Rosso
Hanno ripreso il dialogo interrotto una trentina d'anni fa, Cagliari e Quartu, puntando sul Poetto, sulla spiaggia dei centomila che un inguaribile sciovinismo politicamente trasversale ha a lungo bloccato.
IL PATTO Adesso Massimo Zedda e Stefano Delunas hanno deciso di voltare pagina. E se Cagliari ha quasi completato il progetto di riqualificazione, reso possibile grazie all'approvazione del Piano di utilizzo del litorale, Quartu il Pul si accinge a scriverlo. Anzi, completarlo, visto che le indagini conoscitive sono già state predisposte così come le indicazioni di massima che disegneranno il versante quartese della spiaggia. Un documento in fase avanzata, insomma, che potrebbe arricchirsi di qualche modifica grazie all'esperienza cagliaritana consolidata.
L'INCONTRO Ieri mattina è stato l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau ad ospitare negli uffici di via Nazario Sauro il sindaco Delunas, il vicesindaco Paolo Passino e il responsabile dell'Urbanistica quartese, Maurizio Congiu. Riunione tecnico-politica, in qualche modo propedeutica. Sul tavolo, la mappa della spiaggia di Quartu racchiusa tra il Lido del Carabiniere e Margine Rosso con i simboli della rinascita.
«Abbiamo fatto un salto in avanti per un obiettivo comune», spiega Paolo Frau, «oggi esiste la consapevolezza di un bene straordinario che è un punto di forza non solo delle singole amministrazioni ma di un intero territorio. Fino ad oggi, per esempio, abbiamo pensato, ad un'aiuola larga dieci metri e lunga due chilometri e mezzo com'è l'ecofiltro che proteggerà il sistema dunale. Ebbene, d'ora in poi bisognerà parlare di un impianto di otto chilometri, da Marina Piccola al Margine Rosso».
Un unico, grande Poetto, quel litorale inventato dalla natura senza evidentemente fare i conti con confini e differenti proprietà.
LA FASCIA «Noi - ricorda l'assessore all'Urbanistica di Quartu, Maurizio Congiu - disponiamo di una fascia retrodunale più ampia, adatta ad ospitare strutture e servizi. Ciò che faremo è ragionare quindi come area vasta e non solo operare per uniformare i nostri percorsi ciclopedonabili con quelli del versante». Per Stefano Delunas «esisteranno alcune differenze ma l'assetto globale del Poetto sarà piuttosto omogeneo, anche grazie all'arretramento dei diciannove baretti che insistono e saranno confermati». Strutture su cui esistono oggi due tipologie ma anche quella cagliaritana che Quartu potrebbe far propria per dare continuità estetica all'intero litorale.
Andrea Piras