Lobina presenta la coalizione civica che va oltre i due schieramenti tradizionali
Muove i primi passi ma guarda già lontano. «Con il progetto Agenda 2019 andiamo oltre le comunali per arrivare alle prossime regionali». Enrico Lobina, presidente del Gruppo Misto e leader dei sovranisti a palazzo Bacaredda, è in campo per le amministrative con “Cagliari città Capitale”, «coalizione di cittadine e cittadini che non si riconosce nell'asse destra-sinistra». La lista cerca spazio in un'area senza confini. «Nasce dalle esperienze politiche e associative di decine di cagliaritani che si sono trovati in vari movimenti sociali», spiega Lobina. «Da quelli culturali a quelli che guardano all'ambiente, alla lotta contro le scorie. Dall'aprile scorso stiamo lavorando insieme».
La lista punta a intercettare il consenso dei cagliaritani che «non si riconoscono più nei propri rappresentanti politici». Rimprovera i politici: «Per il loro immobilismo, mancanza coraggio, cecità». Gli esempi: «In questi ultimi quattro anni le bollette di Abbanoa, per chi non arriva a fine mese, è aumentata del 25 per cento. Il Comune è uno dei soci di maggioranza dell'ente: ebbene, con noi al governo le bollette, per chi fatica ad arrivare a fine mese, non aumenteranno». Hanno finora aderito a “Cagliari città Capitale” sei organizzazioni. «Cagliari città capitale è aperta a sostenere qualunque progetto positivo, da qualunque parte provenga». I tempi della campagna elettorale: «Costituzione della coalizione entro dicembre e conferenza programmatica entro gennaio. Costruiremo il programma in modo partecipato. I candidati dovranno avere la fedina penale pulita e ognuno dovrà essere portatore di un progetto che vada oltre le comunali». L'obiettivo: «Elaborare un progetto di sviluppo locale negli ambiti dell'agricoltura, pesca, settore industriale, manifattura e terziario. La migliore risorse di Cagliari è quella umana, e la stiamo sprecando». Il rapporto con le liste civiche: «Le consideriamo con estremo interesse. I Riformatori? In questi anni non hanno riformato nulla». L'ipotesi Scelta civica nel centrosinistra: «La conferma che non c'è differenza tra i due schieramenti».
Pietro Picciau