Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Scelta Civica, decisione vicina

Fonte: L'Unione Sarda
11 novembre 2015


Pinna: no alla destra ma alleati con chi vuole il cambiamento - Dai contatti con il Polo civico all'apertura del Pd che guarda al centro

 


Evocata, attesa, interrogata. Paola Pinna non passa inosservata. Il suo peso politico (meglio: la posizione centrale del suo gruppo) fa gola sia al centrodestra che al centrosinistra che preparano le alleanze per le amministrative del 2016. «Eppure Scelta Civica in città non è partito molto conosciuto». Eletta con il Movimento 5 Stelle nel 2013, Pinna è commissario in Sardegna (l'equivalente di segretario) del partito fondato da Mario Monti dal 25 marzo scorso, dopo un passaggio-lampo nel Gruppo Misto della Camera (novembre 2014-marzo 2015), in seguito alla clamorosa espulsione dal gruppo grillino. Storia nota: il 27 novembre dell'anno scorso la deputata quarantunenne cagliaritana - laurea in Scienze politiche, master in Gestione aziendale alla Luiss di Roma prima di spiccare il volo per il Parlamento sulle ali del trionfo elettorale del M5S - era stata espulsa dal Movimento con l'accusa di non aver ceduto una quota del suo stipendio. La deputata non si scompose: pubblicò i rendiconti sulla sua pagina facebook e spiegò di essere stata espulsa per le critiche indirizzate a Grillo dopo la batosta alle regionali in Calabria ed Emilia Romagna.
Durante una pausa pomeridiana del suo lavoro in Commissione alla Camera, valuta le evoluzioni dell'avvio di campagna elettorale in città. Chiarisce: «Ho avuto dei contatti con il cartello di civiche #CA_mbia Cagliari, dove poi sono confluiti anche i Riformatori».
Incontro costruttivo?
«Il confronto è sempre utile».
Anche risolutivo?
«Aspettiamo sviluppi».
Sul percorso del Polo civico?
«Certo».
Anche il Pd sembrerebbe interessato ad avervi come alleati.
«Anche in questo caso siamo in una fase interlocutoria. Non possiamo che attendere per comprendere meglio cosa succede».
È il punto: cosa deve accadere perché Scelta Civica scelga con chi stare?
«Se #CA_mbia Cagliari e i Riformatori guarderanno a destra il discorso con loro è destinato a cadere».
Pierpaolo Vargiu, suo compagno di partito a Roma, è coordinatore di #CA_mbia Cagliari. Non è singolare?
«Vargiu non è iscritto a Scelta Civica, ne fa parte come indipendente. È sempre dei Riformatori, oggi parte del progetto #CA_mbia Cagliari».
Il cuore del Polo civico batte a destra e Giandomenico Sabiu, sfidante di Vargiu alle primarie di coalizione, auspica un centrodestra con un unico candidato.
«In questo caso confermeremo in città quanto succede in campo nazionale con il sostegno al governo Renzi: staremo al fianco di chi vuol cambiare le cose».
Con il centrosinistra come ha già annunciato il segretario Zanetti?
«Non vedo alternative a questo disegno, sarebbe per noi del tutto naturale».
Sarà una competizione con molte liste civiche.
«Un fatto positivo, il segno che la società civile, che non si riconosce o non si sente rappresentata dai partiti, vuole partecipare».
Una difficoltà in più per Scelta Civica?
«Il mio è un giovane partito e dovrà lavorare per ampliare il bacino elettorale. Ma abbiamo un cronoprogramma che ci consentirà di crescere».
Per intercettare quali voti?
«Di uomini e donne che vogliono il cambiamento».
Come li convincerete?
«Al voto mancano circa sette mesi. Organizzeremo tavoli tematici su argomenti centrali nella vita di ciascuno di noi: emigrazione, sicurezza, lavoro. Interessante quanto proposto da Cagliari Open Space: temi proposti e discussi dalla base diventeranno spunti da proporre come riflessione agli elettori».
Pietro Picciau