Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Palazzo Bacaredda, operai al lavoro: al via le ispezioni sul rischio di crolli

Fonte: L'Unione Sarda
11 novembre 2015

 


Aperto il cantiere per la messa in sicurezza della facciata. Per le torri intervento bloccato

 

Eccolo, il cestello è finalmente al lavoro. Su e giù, per la facciata del Municipio, due operai specializzati della ditta Desogus da ieri pomeriggio si alternano dentro questo “ascensore” elevatore utilizzato in edilizia per verificare le condizioni dell'edificio e, là dove fosse necessario, intervenire per la messa in sicurezza. Nessun rischio-crolli di calcinacci - assicurano dal Palazzo - dopo quelli piovuti giù dalle torri una settimana fa e che hanno costretto il Comune a correre ai ripari transennando l'area davanti all'ingresso di via Roma e facendo deviare il traffico automobilistico, per chi viene dalla Rinascente, in piazza Matteotti, sul lato della stazione Arst, da dove si può raggiungere viale Trieste.
È solo l'inizio, la prima fase che segna l'avvio delle verifiche sul prospetto, quelle necessarie per ispezionare, su tutti i fronti, l'intera facciata di Palazzo Bacaredda e per poter intervenire sulle parti che presentano più rischi.
«Questi che stiamo avviando sono i lavori di somma urgenza che avevamo previsto: ossia, sono i lavori di verifica sui prospetti», ribadisce l'assessora ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras. Il camion bianco con l'elevatore (da 25 metri, per ora) ieri si è piazzato sotto la facciata del Municipio, lato largo Carlo Felice: dalle 14 alle 17 circa, due tecnici si sono alternati sul cestello, esaminando ogni centimetro della casa comunale e procedendo alla chiodatura nelle parti dove l'intervento si presenta necessario. I lavori proseguiranno sugli altri fronti, in via Roma e in via Crispi, sino a completare l'ispezione così come programmata all'amministrazione per la messa in sicurezza della facciata. Quanto dureranno è difficile dirlo, né l'assessora osa avanzare una previsione: «Francamente non lo so - precisa Marras - la durata dei lavori dipende dallo stato dell'edificio, potrebbero essere 5, 10 giorni, tutto dipende da quel che verrà fuori da queste indagini».
I LAVORI Fatti questi interventi di “somma urgenza”, per i quali si potrà spendere una somma non superiore a duecentomila euro (cifra massima), si potrà procedere a risistemare altre parti dell'edificio: «Abbiamo già individuato nell'avanzo di bilancio un altro finanziamento - ricorda l'assessore - di 700mila euro per sistemare anche le coperture (i tetti, cioè, ndr )». L'intervento sarà eseguito dall'impresa che si aggiudicherà i lavori da appaltare tramite un bando di gara che l'amministrazione comunale pubblicherà entro l'anno.
L'INTERVENTO SULLE TORRI Detto ciò, completamente distinta da questi interventi è l'attività che dovrebbe iniziare per l'intervento di conservazione e risanamento delle due torrette centrali della facciata principale del Palazzo Civico. Lavori di restauro finanziati da una Giunta e portati avanti da un'altra (quella attuale): per rimettere a posto le due torri ottagonali, alte 38 metri, la vecchia amministrazione, infatti, aveva stanziato cinque anni fa i fondi (mezzo milione di euro) ma nulla è stato fatto. L'attuale Giunta ha ripreso tra le mani l'intervento e sta cercando di portarlo avanti: già fatto il bando di gara, c'è una ditta esterna che si è aggiudicata i lavori. In questo caso, sottolinea l'assessore, «l'intervento è oggetto di interlocuzione tra l'impresa aggiudicataria e gli uffici comunali».
Al momento, dunque, sotto le torri restano le transenne e nessuna impalcatura si intravede, nonostante dal Comune si ipotizzino «tempi brevi». E non si escluda la possibilità di ricorrere a una procedura d'urgenza, nel caso si optasse per l'affidamento diretto dei lavori a un'altra ditta in grado di eseguirli.
I DISAGI Uno dei motivi per cui l'assessore Marras pigia sull'acceleratore dei lavori sono proprio i disagi che la precarietà dell'edificio comunale sta causando ai cittadini e agli automobilisti, in particolare. Le due corsie di via Roma (direzione viale Trieste), sotto il Municipio, resteranno ancora chiuse al traffico, consentendo agli automobilisti di svoltare a sinistra verso piazza Matteotti, sul lato della stazione dell'Arst. «Sui tempi nessuna previsione - dice Marras - ora non sono in grado di pronunciarmi sulla durata dei lavori, magari tra qualche giorno potrò farlo. Ma sono molto impaziente perché c'è di mezzo il traffico, la sicurezza di un edificio e il palazzo comunale, simbolo della città: dobbiamo fare in fretta, più veloci possibili». E i clacson che ieri mattina echeggiavano nella zona sembrano darle ragione.
Carla Raggio