Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'ex asilo e gli inviti mancati

Fonte: L'Unione Sarda
11 novembre 2015


Fuori dall'incontro il rettore di Sant'Agostino e le dipendenti - È polemica dopo il tentativo dei Marianelli di evitare la vendita dell'edificio storico

 

Don Vincenzo Fois, rettore della chiesa di Sant'Agostino, non c'era domenica all'incontro organizzato dai Marianelli. «Non lo hanno invitato - spiega l'avvocato Alfonso Olla - ed è stato un gesto grave. Qui tutti si dicono proprietari dell'immobile ma nessuno ha il coraggio di offrire uno straccio di alloggio a un sacerdote di 82 anni costretto tutti i giorni a viaggiare. Abbiamo scritto a Comune, vescovo e Regione, nessuno ha risposto».
RISVEGLI È il primo segnale del tardivo risveglio dei Marianelli nel tentativo di impedire la vendita dell'asilo Marina e Stampace. Il secondo è un altro mancato invito: quello alle dipendenti licenziate due anni e mezzo fa che hanno lavorato gratis all'asilo per quindici mesi e che hanno dato il via alla procedura legale, e legittima, del pignoramento dell'edificio. Attendono di ricevere gli stipendi. «Fosse dipeso da loro - dice l'avvocato Francesca Aramu che tutela otto lavoratrici - sarebbero rimaste. Invece sono state costrette ad andar via. E ora qualcuno vorrebbe di aprire un tavolo per discutere. Ma se è stata la prima cosa che le dipendenti hanno chiesto dopo essere state messe alla porta. Perché ci si muove solo adesso, a distanza di così tanto tempo?».
FRUSTATA Già, il punto sembra essere proprio questo. Cioè, la notifica del pignoramento dell'ex asilo che ha avuto l'effetto di una frustata. «Sappiamo bene - aggiunge la Aramu - che si tratta di un immobile storico, risalente ad alcuni secoli fa, ma il valore simbolico, anche identitario per i cagliaritani, contrasta con il fatto che, comunque, la proprietà, la Fondazione Asilo Marina e Stampace, è un soggetto giuridico privato. Nell'atto avallato dal giudice, dopo le verifiche di Soprintendenza, Comune e Regione, si parla solo dell'asilo e non della cappella, come qualcuno ha raccontato per far montare una polemica inutile».
La verità è che le lavoratrici che hanno perso il posto (alcune dopo 20-25 anni di servizio) sono molto dispiaciute per quanto sta accadendo. «Non avevamo altra scelta - prosegue l'avvocato - per mesi sono state cercate strade alternative con i sindacati e con la Fondazione, alla fine la decisione, per quanto dolorosa, è stata presa. Recuperare 260 mila euro non è semplice, specie se le casse del debitore sono vuote».
BILANCI Quest'ultimo aspetto è al vaglio della Guardia di finanza e della Procura. Marinella Salaris, presidente della Fondazione e moglie dell'ex assessore regionale Giorgio La Spisa, è indagata per peculato, questione legata a 50 mila euro di contributi provinciali. «Abbiamo presentato un esposto - dice l'avvocato Fernando Vignes - e chiesto alla direttrice di mostrarci i bilanci. Abbiamo notato le somme esagerate in entrata ma i dipendenti continuavano a rimanere senza stipendio. Un mistero». ( v. f. )