Comune. Approvata la manovra: la priorità è la sistemazione dell'asfalto devastato
Il documento presentato dal sindaco, ancora vacante il posto lasciato da Cappellacci
Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦
Il bilancio tappabuche. I crateri delle strade cagliaritane, ferite mai cicatrizzate dei tagli e ritagli stradali, saranno il nuovo obiettivo politico del Comune. Almeno stando alle indiscrezioni che filtrano dal bilancio comunale del 2009 approvato in giunta. Mancano ancora alcuni documenti tecnici, ma nella seduta di ieri, il bilancio ha incassato l’ok “politico” dell’esecutivo comunale. Con l’assessore vacante, (il presidente della Regione Ugo Cappellacci, ultimo occupante la poltrona della Programmazione in via Roma, non è stato ancora sostituito) è stato il primo cittadino Emilio Floris ha presentare i documenti.
A IMPENSIERIRE agli assessori ci pensano le decurtazioni in arrivo: il bilancio risulterebbe gravemente penalizzato dalla stretta, ancora più stringente dopo l’ultimo documento di programmazione economico e finanziaria, imposta dal patto di stabilità. Tetto alle spese che sa tanto di addio sogni di gloria per tanti assessori che rischiano di rimanere praticamente a bocca asciutta, costretti a ridimensionare le ambizioni e i programmi. Mentre il dato politico più significativo riguarda le buche. Terminati i grandi appalti “taglia-strade”, come il gas (manca il 30 %) e le fibre ottiche, l’intendimento del Comune sembra essere quello di puntare sulla sistemazione delle strade cagliaritane: incubo di automobilisti e passanti. Lo stanziamento dei fondi riguarderebbe sia gli interventi a carattere ordinario che quelli a carattere straordinario. Nessun aumento in vista di Tarsu (già elevatissi-ma per coprire i costi della differenziata) e nessun ritorno all’Ici. La settimana scorsa il Pd in un comunicato, denunciando il ritardo delle presentazione del bilancio, aveva criticato «le situazioni finanziarie potenzialmente dirompenti sul bilancio comunale: dai contenziosi multimilionari (in euro) con Isgas e Gestor, ai debiti fuori bilancio, ai residui attivi e passivi sempre più elevati (oltre i 500 milioni), alla mala gestione del patrimonio comunale, alla assoluta inadeguatezza delle entrate extra-tributarie».¦