Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stop al parcheggio interrato

Fonte: L'Unione Sarda
4 novembre 2015

VIALE BONARIA.

Il bando prevedeva 320 posti-auto con una spesa di 5 milioni di euro

«Il progetto è da rivedere ma i fondi non andranno perduti»


L'obiettivo era «risolvere il problema-parcheggio». Ma, per ora e non si sa per quanto, la soluzione è rinviata: il Comune ha revocato l'appalto per la riqualificazione di piazza Donatori di sangue, il grande rettangolo d'asfalto tra viale Bonaria, viale Diaz e i palazzoni di Cis e Banco di Sardegna. Stando alla pianificazione degli ingegneri del servizio Viabilità del municipio lì sotto doveva essere realizzato un multipiano interrato con 320 posti auto, con una spesa di circa 5 milioni di euro.
La giunta guidata da Massimo Zedda aveva dato l'ok con una delibera del dicembre dell'anno scorso, in pochi giorni il bando era comparso sulla Gazzetta ufficiale. Le imprese interessate avevano tempo per presentare le offerte fino al 29 ottobre appena trascorso. Ma, due giorni prima della scadenza, il 27, è arrivata la decisione: stop all'appalto, si legge nella determinazione del dirigente del settore, a causa «della necessità, alla luce di nuove considerazioni di natura tecnica e organizzativa, di dover procedere a una revisione del progetto». Servono «ulteriori tempi di definizione necessari ad assicurare il più efficace perseguimento dell'interesse pubblico». I fondi sono vincolati e non saranno persi, è la rassicurazione di palazzo Bacaredda, ma nessuna certezza viene fornita dagli uffici su quali siano, questi «ulteriori tempi necessari».
Intanto lo spiazzo resta quello che si voleva cancellare: «Un luogo urbano attualmente compromesso», è scritto nella relazione che illustrava la trasformazione futura. Un parcheggio a raso, con un numero molto inferiore di posti rispetto a quelli preventivati.
Accanto al tracciato della metro che dovrà collegare le piazze Matteotti e Repubblica, il multipiano interrato doveva «ricondurre lo spazio urbano in un disegno unitario, secondo politiche del traffico che favoriscano una progressiva limitazione della mobilità veicolare individuale in centro a vantaggio dei mezzi pubblici e della sostenibilità. La conseguenza immediata», continua il documento stilato dai progettisti, «è la liberazione fisica delle aree attualmente occupate dai parcheggi e dalle carreggiate». Che si sarebbero dovute trasformare in una piazza libera dalle auto: questo, almeno, era il secondo passaggio del piano di restyling. «La soluzione progettuale tende a salvaguardare e potenziare la circolazione dei mezzi pubblici e l'istituzione delle connessioni tra due piazze e del sistema pedonale, anche tra le vie limitrofe», dice la relazione. Tutto sembrava filare liscio, fino qualche giorno fa.
Enrico Fresu