Cagliari Capitale “Passavamo sulla terra leggeri”, cinque giorni di arte, film, laboratori
P assavamo sulla terra leggeri, come l'acqua che scorre... Mai immagine sui s'ard, i danzatori delle stelle, così carica di suggestioni, è stata fonte di ispirazione. Lo è ancora una volta, ma non per parlare del suo autore, Sergio Atzeni, ma per quell'idea mitica della Sardegna che ci ha consegnato nel suo celebre romanzo: un'isola, in mezzo al Mediterraneo, nella quale si approda fuggiaschi, da geografie sconosciute. Anche se oggi quella che si scrive è una storia globale, sotto gli occhi di tutti.
“Title - Passavamo sulla terra leggeri” è il nuovo appuntamento di Cagliari Capitale della Cultura 2015, cinque giorni, da oggi e fino a sabato 31, di proiezioni, film, laboratori e conversazioni con artisti, registi e esponenti della cultura stranieri e una missione: usare l'arte e la cultura come mezzo di conoscenza del nostro presente. Il cui confine ormai è molto più in là da quello segnato dalla costa sarda.
Baricentro degli appuntamenti (tutti a ingresso libero e gratuito) sono tre luoghi d'arte della città: la Galleria comunale, i giardini pubblici e il Search. È qui che Mathieu Kleyebe Abonnenc, Marwa Arsanios, Eric Baudelaire, Matteo Guidi e Giuliana Racco, Adelita Husni-Bey, Curandi / Katz (artisti internazionali giunti da nord Africa, Francia e India) con i loro esperimenti e ricerche e visioni ci diranno come le memorie collettive di storie coloniali, le immagini di movimenti di liberazione e i racconti di vicende politiche del passato, siano la robusta trama del nostro presente.
Ancora una volta Cagliari si propone come luogo baricentrico al quale arrivare e dal quale ripartire. Il denso progetto che scandisce l'idea della città-capitale-cuore pulsante, è curato da Antonia Alampi (scrittrice e curatrice di “Beirut in Cairo”, istituzione indipendente dedicata all'arte contemporanea al Cairo) e Jens Maier-Rothe (ha frequentato la Malmö Art Academy e l'Independent Study Program al Whitney Museum) in collaborazione con Maria Paola Zedda e l'assistenza di Giulia Palomba. L'iniziativa si avvale della collaborazione della Fondazione Sardegna Film Commission.
Si inizia oggi alle 11 alla Galleria comunale con un workshop dall'affascinante titolo “Organizzare l'immaginazione”. A condurlo sono le due curatrici che partendo dalla loro esperienza di lavoro in istituzioni indipendenti come “Beirut in Cairo”, proporrano una riflessione sul modo di immaginare collettivamente nuovi modi di lavorare e organizzare il campo artistico. Con la loro storia, arriva anche l'eco di luoghi travagliati e in conflitto.
Seguono i tre giorni di masterclass centrati sul cinema (per frequentare i quali è necessario prenotarsi a info@cagliari2015.eu). Domani alle 10 alla Galleria comunale il protagonista sarà Ashok Sukuraman (India), artista multimediale, che si è occupato di hackeraggio e di informazione digitale. Si lavorerà su “Camp, From Gulf to Gulf to Gulf” realizzato in collaborazione con Shaina Anand, che documenta le estenuanti tratte via mare tra il golfo di Kutch e la Somalia, con filmati realizzati dai marinai stessi. Si spalanca un orizzonte in cui si verifica il senso della distanza, il tempo, la vita a bordo.
La masterclass di giovedì (alle 10) è invece affidata al regista francese Eric Boudelaire che racconta in “The Anabasis of May and Fusako Shigenobu, Masao Adachi and 27 years without images” la dolorosa storia di Masao Adachi che dopo essersi unito all'Armata rossa giapponese, ha combattuto per 28 anni con il fronte di liberazione della Palestina. Arrestato, gli è stato vietato di usare la cinepresa. Terza masterclass (alle 10), ancora un francese protagonista Mathieu Kleyebe Abonnenc che con “Sector IXB, Sleeping Sickness Profilaxix 42”, indaga sulla narrazione scientifica e artistica, che scandiscono le relazioni internazionali. Sabato alle 10 “The Pacif library action #6: Rendition, workshop per danzatori, attori e performer.
Il programma completo e molto articolato di tutti gli appuntamenti, con le proiezioni dei lavori delle masterclass, è consultabile nel sito www.cagliari2015.eu.
Caterina Pinna