Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Primavera a Marina parla d'arte

Fonte: L'Unione Sarda
19 marzo 2009

Rassegne. Da domani a sabato fra spazi culturali, gallerie, studi, botteghe e bar

Nel quartiere storico di Cagliari cresce la rete di iniziative

Graduale ma costante e determinato il percorso verso l'arte di Marina che, in una ventina d'anni, con grande inventività, ha portato il quartiere al top dei rioni storici di Cagliari per questo particolare tipo di iniziative. Affermandone con decisione la supremazia quanto a vitalità e apertura culturale. “Primavera a Marina” è il titolo bene augurante che designa una serie di manifestazioni in contemporanea fra domani e sabato in spazi culturali, gallerie, studi d'arte, botteghe e bar. Con mostre, suoni, visioni, incontri e installazioni.
Il momento clou - data la vocazione multietnica del quartiere - sembrano essere gli incontri che si terranno all'(In)Visibile di via Barcellona 75, in concomitanza con la mostra di Giampaolo Cossu ispirata dalla lettura della “Sura della luce” dal Corano e dal testo “La nicchia delle luci” del mistico islamico Al-Ghazali. Tali incontri saranno tenuti da Wasim Damash sul tema “L'arabo tra il sacro e il profano” (domani alle 19,30); da Giovanna Deidda su “La componente mora nel rione Marina di Cagliari” e da Patrizia Manduchi su “La calligrafia araba come espressione artistica” (sabato alle 20). A promuovere il tutto, il gruppo Chourmo con Spazio P e (In)Visibile, cui si è aggiunta la partecipazione di Espace S&P, Nac, Simply Art, Oz, Caffè Barcellona, Caffè Savoia. Chourmo è l' associazione che ha inventato l'ormai storico festival Marina café noir; Spazio P e (In)Visibile sono i due ormai consolidati spazi espositivi che nel corso di questi ultimi anni, con Arcivernice, hanno preceduto l'apertura di altri locali come Espace S&P e, ultimo nato, Nac.
Il vero precedente storico cui si devono le prime avvisaglie di questo fermento è però il Laboratorio Ceramico Raku, che fin dai primissimi anni Novanta aveva cominciato a coagulare attorno a sé un folto gruppo di ceramisti e artisti, e che tuttora prosegue nell'attività di coinvolgimento dal basso della gente del quartiere con l'appuntamento annuale per la realizzazione collettiva di mattonelle decorate da destinare in solidarietà. Tra l'altro Raku, in sinergia con Spazio P, fu il primo (e, a quanto risulta, finora unico) operatore culturale ad organizzare “Spatapan”, una manifestazione molto informale con i più significativi writers allora attivi in città. Al di là della portata effettiva, sul piano qualitativo, di tutte le manifestazioni, sia pregresse che in essere per la prossima “Primavera in Marina”, una considerazione di merito va fatta riguardo l'assoluta spontaneità delle iniziative, realizzate liberamente senza il supporto (e il condizionamento) di finanziatori. È questo un aspetto molto importante (soprattutto in un momento di severi tagli alla cultura) perché fa prevalere l'aspetto ludico e contribuisce alla creazione di un'atmosfera rilassata, senza tensioni e competizioni per assicurarsi finanziamenti e contributi.
ANNAMARIA JANIN

19/03/2009