Doppia preferenza di genere e riduzione delle poltrone
Alle prossime elezioni comunali due novità stravolgeranno la campagna elettorale per la conquista dell'aula di Palazzo Bacaredda: la diminuzione dei consiglieri e la doppia preferenza di genere. A farne le spese, in un'Assemblea dove le presenze femminili sono solo due (e tutte di Sel), gli uomini. E non solo perché il numero dei seggi scenderà da 40 a 34, ma perché per la prima volta verrà introdotta la preferenza di genere. Secondo la legge regionale, le liste saranno composte da almeno un terzo di candidati del genere meno rappresentato. Tradotto vuol dire che 12 nomi su 34 saranno di donne e 22 di uomini, ma potrebbe anche essere il contrario.
LE STRATEGIE Come si comporteranno i partiti? Quali saranno le strategie? Cosa farà chi verrà escluso? Emigrerà in un altro partito? Pietro Ciarlo, autorevole costituzionalista, è il padre della doppia preferenza di genere, da lui introdotta (quando era consigliere regionale) nella legge elettorale della Campania del 2010. «Non ci saranno cambi di casacca dell'ultim'ora, anche perché non sono i partiti a decidere sulle preferenze». Il cambiamento sarà radicale? «Sì, le donne - in Campania - passarono da 2 a 16».
GLI SCENARI Pd e FI, i due partiti più rappresentati in Consiglio, sono alle prese col dilemma Primarie e non hanno ancora definito le strategie, anche se importanti novità si intravedono all'orizzonte. «Ci sarà una selezione più attenta dei candidati», afferma il capogruppo del Pd Davide Carta. «Entreranno in lista i candidati con più capacità di lavorare in squadra, non quelli portatori di consensi. I solisti non ci servono», precisa per mettere a tacere pretese incontrollate di possibili esclusi. «Almeno non si ripeteranno le scene delle passate elezioni, con la corsa a riempire le liste».
Sul fronte opposto, il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Farris è cauto. «Non prevedo grossi stravolgimenti. Piuttosto, ci sarà la corsa all'accoppiamento giusto tra candidati di sesso opposto. Quello che dovrà attrarre il maggior numero di preferenze». Defezioni? «Non credo, ognuno tarerà le proprie esigenze col fatto che aumenterà anche il numero di preferenze per essere eletti».
Sull'argomento Primarie il Pd aspetta «la riunione degli organismi di partito», anche se sembra probabile la riconferma del sindaco uscente Massimo Zedda. Più movimentato il panorama nel centrodestra. I vertici di FI stanno accelerando i tempi e tra oggi e lunedì verranno definiti i responsabili comunali e provinciali. È solo la prima tappa di una lunga serie di appuntamenti che fissa l'agenda del partito sino al 21 novembre.
Andrea Artizzu