Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Stanchi di attese e rinvii»

Fonte: L'Unione Sarda
19 marzo 2009

Le Coop


«Aspettavamo una risposta da oltre due anni. Ora che è arrivata, anche se negativa, almeno sappiamo qual è il quadro all'interno del quale ci dobbiamo muovere». Parola di Antonio Mattana, uno dei cento soci che fanno capo alle tre coop che da cinque anni attendono il sospirato via libera alla manifestazione d'interesse per il Piano di zona di Su Stangioni, presentata rispondendo a una formale richiesta del Comune.
LE COOP «Abbiamo investito soldi, preparato elaborati, pagato i progettisti - ricorda Mattana - ora aspettiamo che la Giunta, che resta il nostro unico interlocutore, riceva il via libera per il piano presentato un mese fa». Una sorta di quadro normativo nel quale il progetto delle cooperative viene recuperato integralmente: «Ci vanno bene i parametri che sono stati fissati (40 per cento per l'edilizia popolare, 60 per quella residenziale) - ricorda Mattana - nell'attesa di comunicazioni ufficiali rimaniamo in un limbo che è francamente inaccettabile. Ci risultano divaricazioni tra Giunta, commissione e funzionari comunali. Sarebbe intollerabile che nuove divisioni avessero l'effetto di allungare tempi già di per sé non compatibili con un investimento a nostro carico, come quello che noi abbiamo previsto».
IL COMUNE L'assessore Campus, dal canto suo, resta fiducioso: «La Giunta ha individuato un percorso attraverso il quale riallacciare il rapporto con i privati e uscire dalle secche - dice - occorre che tutti facciano la loro parte, ascoltando le rispettive ragioni. Ricordiamoci che in ballo c'è un progetto che darebbe un grande respiro alla nostra città, creando un nuovo insediamento che ha le potenzialità per essere considerato all'avanguardia per molti aspetti. Penso all'integrazione tra edilizia popolare e residenziali e ai servizi che come Giunta abbiamo pensato possano servire questa sorta di cerniera tra la città e l'hinterland. La viabilità, gli spazi verdi e tutto quanto di innovativo si possa pensare in un tessuto urbano che potrebbe diventare il nuovo fiore all'occhiello di Cagliari». ( a. mur. )

19/03/2009