Marcello: «Evadere la Tari sarà più difficile». Loi: «Il difficile dialogo coi ristoratori»
Via i cassonetti dalle strade, e forse già prima che parta (nel luglio prossimo, secondo le stime degli uffici municipali) la raccolta porta a porta dei rifiuti. Il Comune «ha previsto» dei punti di raccolta sotterranei in alcune piazze, a partire da piazza San Michele e, a Pirri, piazza delle Aquile. L'indiscrezione arriva da Fabrizio Marcello, presidente della commissione municipale ai Servizi tecnologici. «Avevamo ipotizzato di fare altrettanto in piazza Gramsci - aggiunge - ma il ritrovamento inatteso di reperti archeologici a poche decine di centimetri di profondità (lo scorso agosto una ruspa ha portato alla luce un cippo funerario del primo secolo dopo Cristo, ndr) ha bloccato il progetto».
A suggerire all'amministrazione di pensare a dei punti di raccolta sotterranei per i rifiuti nelle piazze in cui sono stati avviati lavori di rifacimento è stato, sulle colonne di questo giornale, il presidente provinciale della Confapi, Massimo Balia, che suggeriva la possibilità d'accesso ai cittadini tramite badge (anche solo la tessera sanitaria): le operazioni di ritiro, con le macchine, avverrebbero sottoterra, lontani dalle strade. Marcello anticipa anche che saranno interrate anche «circa venti piccole isole ecologiche che verranno realizzate nel centro storico» di Cagliari e di Pirri: «Si tratterà di cassonetti chiusi e videosorvegliati, poco invasivi».
LOCALI Un altro rilievo mosso dalla Confapi era la necessità di aumentare la frequenza del ritiro dei rifiuti nelle zone dove si trovano più attività di ristorazione, magari calibrandoli in base agli orari di chiusure delle cucine. «Effettivamente - ammetteva qualche giorno fa l'assessore all'Igiene del suolo, Paola Loi - nei quartieri dove c'è una grande concentrazione di questo tipo di attività abbiamo difficoltà a individuare la modalità più conveniente, per noi e per gli operatori, di ritiro dei rifiuti. Abbiamo attivato un circuito dedicato alle attività di ristorazione: viene ritirato l'umido due volte al giorno ma in alcuni casi sembrerebbe insufficiente, visto che molto spesso vengono utilizzati i cassonetti per l'indifferenziato per conferire rifiuti umidi». Il dialogo, aggiunge l'assessore, non è mancato: «Li abbiamo incontrati, abbiamo distribuito materiale informativo e ascoltato le loro esigenze. Il problema è che sono tanti, è un po' difficile trovare la sintesi. Evidentemente è difficile far passare il messaggio delle buone regole di raccolta: a volte è più forte l'esigenza di disfarsi del rifiuto nel momento in cui può ingombrare e disturbare l'attività. Così si creano situazioni come quelle che si vedono quotidianamente, per esempio in via Roma».
TARIFFE Tariffa unica per lo smaltimento: un'altra delle richieste avanzate dall'associazione di piccole e medie imprese. L'idea, secondo il presidente della commissione Servizi tecnologici, «va bene se la Regione toglie le diseconomie dei centri di smaltimento: non è accettabile che smaltire una tonnellata di rifiuti costi 250 euro a Tossilo e a Olbia 95, non servono le medie matematiche. Noi stiamo predisponendo la tariffa puntuale, cioè la pesatura dei rifiuti conferiti da ogni cittadino. Nel vecchio appalto si prevedeva la pesatura della sola frazione secca, ora è prevista per tutte le tipologie di rifiuti: il mastello avrà un chip che verrà riconosciuto da un sistema elettronico presente nei mezzi».
EVASIONE I costi di smaltimento incidono parecchio sulla Tari: «Quando siamo arrivati - conclude Marcello - avevano un'evasione al 36/37 per cento; oggi siamo sotto il 30 per cento. All'atto della consegna dei mastelli si avvierà un puntuale censimento di tutte le utenze: questo porterà all'emersione delle utenze non iscritte. Non solo: stiamo incrociando le banche dati acqua, Enel eccetera. Il servizio Tributi sta facendo emergere il sommerso».
Marco Noce