In questi giorni i cagliaritani riscoprono il valore delle passeggiate su un lungomare che sta prendendo forma. Una forma che piace: perchè non utilizzare il Poetto anche per manifestazioni e spettacoli dal prossimo anno?
Autore: Ignazia Melis il 17/10/2015 14:37
Prende forma, il nuovo Poetto. Ed è una forma che piace ai cagliaritani. Perchè li invita a riscoprire un valore tra i più sani che esistano. Il valore delle passeggiate, meglio ancora se svolte a due passi dal mare. Il nuovo lungomare è sicuramente il fiore all'occhiello dell'attività svolta dalla giunta Zedda, un bene prezioso: viene da pensare come mai, nei dieci anni precedenti (quando ad esempio il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Farris era assessore) il progetto fosse stato sì predisposto, ma mai realizzato. I lavori ora saranno terminati entro l'anno.
Sta venendo fuori un bel Poetto, che potrà essere vissuto non soltanto per la tintarella. Se il centrodestra con Balletto lo aveva distrutto col ripascimento, ora si può pensare finalmente a un utilizzo diverso. Magari a organizzare manifestazioni, serate musicali, spettacoli e non soltanto nei chioschi che nel frattempo sono stati regolarizzati. In questo sabato di sole, in questo autunno magico, anche i turisti arrivati con i voli low cost stanno vedendo finalmente un lungomare che presto sarà degno di questo nome. Perchè la vera notizia è un'altra: non avere mai sfruttato il Poetto come una piccola Copacabana, naturalmente rispettando l'ambiente e senza "riminizzarlo". Ma se le prossime amministrazioni sapranno sfruttarlo, il nostro lungomare può diventare la perla della città.