TAGLI. Parla Fassino (Anci)
ROMA Si scrive “concorso alla finanza pubblica”, si legge “taglio ai comuni”, compresi quelli sardi. Nella bozza della legge di stabilità spunta un articolo che poco piacerà ai sindaci «delle regioni a statuto ordinario e delle regioni Sicilia e Sardegna» costretti a versare un “obolo” «di 300 milioni di euro annui». Una misura che coglie di sorpresa il presidente dell'Anci, Piero Fassino: «Negli incontri con il governo non è mai stato evocato un taglio ai comuni di 300 milioni, che secondo indiscrezioni di stampa sarebbe previsto in una delle ultime bozze della legge di stabilità. Mi auguro che quelle indiscrezioni non corrispondano al vero». A nome dell'Anci, il sindaco di Torino «chiede che sia rispettato l'impegno più volte ribadito dal governo di non infliggere ai comuni nuove riduzioni di risorse». Nella manovrà è previsto per il 2016 anche un «contributo alla finanza pubblica da 1,8 miliardi» da parte delle regioni. Tagli che salgono a quasi 4 miliardi nel 2017 e a 5,48 miliardi per il 2018 e 2019. (p. st.)