Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I rioni da bollino rosso e quelli più virtuosi: ecco chi sporca e chi no

Fonte: L'Unione Sarda
19 ottobre 2015

 

Si può definire l'altra faccia della città. Quella pulita. Ore 7,30: il camion della raccolta rifiuti fa l'ennesima tappa in via Favonio , al Quartiere del Sole. Nel frattempo la rumorosa macchina spazzatrice si fa sentire nella parallela via Scirocco . Gli operatori ecologici, invece, pettorina rossa, scopa in mano e secchiello al seguito, non sono da meno: si muovono svelti tra piazzette e marciapiedi, svuotano i cestini e raccolgono le poche cartacce per terra. Sull'asfalto, in pieno autunno, nemmeno una foglia. Nei cassonetti, nessun rifiuto fuori posto: plastica, cartone, vetro, indifferenziato, tutto è separato. Spicca una grossa scatola di cartone poggiata a un cassonetto. A guardar bene però, non c'è niente da rimproverare: all'interno fanno bella mostra tanti cartoncini, tutti puliti e ripiegati su se stessi con precisione certosina.
Da non crederci. Sarà un giorno fortunato? È possibile tutto ciò? «Sì», lo è. Parola di Leonardo Collu, operatore ecologico al lavoro in via Africo : «Seguiamo la macchina dei rifiuti», spiega, «prima passano loro e subito dopo passiamo noi». A quanto pare, i primi controllori da queste parti sono i residenti : «Si lamentavano se trovavano qualche rifiuto per terra, magari caduto dai cassonetti». Perciò l'intervento ora è immediato. Ai cassonetti in viale Poetto va un secondo posto meritato: la raccolta differenziata viene rispettata. «Quest'estate mi sono stupito», spiega Collu: «I cestini lato spiaggia erano sempre pieni, ciò significa che la gente evita di buttare la carta in quella meraviglia di prato».
Anche a Genneruxi, in piazza Repubblica e attorno alla Basilica di Bonaria non c'è traccia di cassonetti maleodoranti, stracolmi, e accerchiati da rifiuti ingombranti. Niente di niente. Pulito. Almeno all'alba. «Non abbiamo da lamentarci», dice Rosa, a spasso col suo cagnetto in via Lione . Stesso parere di Gabriella, residente in via della Pineta : «Mi capita raramente di notare che qualcuno non ha rispettato la differenziata o buttato i rifiuti per terra».
CASTELLO Un cassonetto del secco vuoto, pulito, e sullo sfondo uno scorcio della cattedrale. Il cuore del centro storico è rispettoso, il tour alle prime ore del mattino non intacca la cartolina di Cagliari. «Lavoro al Museo archeologico e qua è tutto pulito, regna la civiltà», racconta Loredana Pes. «Piuttosto, sono i turisti a snobbare talvolta - a sorpresa - le regole».
STAMPACE Altro quartiere del centro, Stampace, dove gli incivili convivono con i puri della differenziata. Via Caprera è una delle strade che ospita il più alto numero di cassonetti, dopo aver accolto quelli in arrivo dall'arco di Palabanda. Troppi, lamentano residenti e ristoratori. Ma capita di trovarli puliti, anche se l'umido finisce nelle buste in plastica non biodegradabili e i ratti la notte fanno festa.
PIÙ CONTROLLI In via Santa Gilla una signora sistema ordinatamente la sua spazzatura, differenziata, nei cassonetti. Poi scuote la testa. Accanto ai contenitori ci sono due elettrodomestici. «Ogni giorno è così», racconta. «Arrivano da fuori città, si fermano qui e scaricano la loro auto. Sono i maleducati di altri Comuni che abbandonano i rifiuti ingombranti a Cagliari. Qualche giorno fa c'erano quattro o cinque materassi. Tutti questi costi chi li paga?» Così il virtuosismo di alcuni quartieri viene offuscato dagli incivili in trasferta.
REGOLE E ORARI Il promemoria delle regole richiede, comunque, una spolverata. Ecco l'orario invernale, dal 21 settembre al 20 giugno: i rifiuti indifferenziati possono essere gettati nei cassonetti stradali metallici tutti i giorni, eccetto il sabato, dalle 18 alle 6 del giorno successivo. L'umido va conferito in base alle due zone di residenza. Nella zona A i giorni pari, nella B i dispari, sempre dalle 18 alle 6 del giorno successivo.
(m.l. - v.n. - m.v.)