Marcello: campagna di prevenzione
Viale Fra Ignazio ridotto a un letamaio al termine di un botellon (giovani studenti che si ritrovano in gruppo per consumare bevande alcoliche) non è un bello spettacolo: al di là dei passanti mattinieri - increduli nel vedere tanta e diffusa sporcizia abbandonata sulla carreggiata e nelle aiuole di fronte all'Anfiteatro - e degli operatori del Comune che alle 9 ancora pulivano, ieri mattina sono intervenuti anche il consigliere di amministrazione dell'Ersu Gianluigi Piras, il coordinatore regionale dei Fratelli d'Italia-An Salvatore Deidda e il presidente della commissione Servizi tecnologici del Comune Fabrizio Marcello. Gianluigi Piras (all'Ersu rappresenta il Consiglio regionale) ha scritto una lettera aperta. «Cari studenti, ed eventuali non studenti», sottolinea Piras, «esistono doveri, non solo diritti. Mi spiace veder girare foto, conseguenze di un botellon in viale fra Ignazio». Il botellon funziona così: «Gli studenti si danno appuntamento in un luogo pubblico all'aperto, ognuno porta qualcosa da bere da casa e poi si festeggia. Fin qui tutto bene. È il dopo che non va tanto bene, perché a casa mia (figuriamoci in un luogo pubblico) finita la festa, in genere si pulisce e si riconsegna alla cittadinanza e in condizioni decorose il luogo preso in prestito. Perché quando si è studenti e si manifesta giustamente per rivendicare i propri diritti, è importante avere ben presenti anche i propri doveri: di cittadini oltre che di studenti».
Più politico l'intervento Salvatore Deidda di fronte all'«immenso immondezzaio di bottiglie, bicchieri e odori nauseabondi provocati dall'ennesima festa dei Botellon». Deidda precisa che «nessuno vuole impedire a nessuno di divertirsi ma c'è da chiedersi se a Cagliari esiste un minimo di controllo. Ognuno si sente libero di fare quello che vuole». L'affondo: «Più volte abbiamo denunciato questi episodi ma nessun provvedimento è stato adottato, neanche mettere più contenitori per i rifiuti. Ma se puntualmente accadono questi episodi, perché non si prevengono o si cercano di contrastare?».
Per Fabrizio Marcello, presidente della commissione Servizi tecnologici, è inutile un atteggiamento esclusivamente sanzionatorio: «Meglio la sensibilizzazione. Solo se questa non dovesse portare risultati sarebbero giustificate le multe».
L'esperienza maturata sul campo dal Comune: «Abbiamo da tempo avviato un progetto di sensibilizzazione a un maggio rispetto del senso civico. Otto vigili in borghese hanno iniziato la prevenzione al Poetto contro chi abbandona le cicche e i risultati sono stati evidenti. Ci sono state anche trenta multe comminate ai maleducati». Progetto da confermare: «Ne abbiamo discusso con il rettore Del Zompo e lo stesso lavoro di sensibilizzazione al rispetto del bene pubblico trova d'accordo l'Università». (p. p.)