Per il candidato sindaco

L'avvenimento è storico: il centrodestra sceglierà il candidato sindaco attraverso le primarie. La proposta formulata dai Riformatori è stata avallata ieri anche da altre sei liste che correranno per la poltrona di primo cittadino. Per il momento c'è solo il nome di Giandomenico Sabiu, anche se durante l'incontro che si è tenuto all'hotel Caesar's era emerso anche il nome di Paola Pinna (la deputata cagliaritana ex grillina poi confluita in Scelta civica), che però ha declinato la candidatura. Ora è necessario capire come si muoverà Forza Italia dopo il veto di Berlusconi alle primarie (non è chiaro ancora se di partito o di coalizione).
Ieri mattina centinaia di persone hanno partecipato alla convention di #CA_mbia che raggruppa le liste Cambiavento, Metropolis, Cittadini per Cagliari, Ttt, Innovazione, Un'altra Cagliari e i Riformatori. «Bisogna attrarre capitali internazionali», afferma Sabiu. «Ciò che Zedda non ha saputo fare è cogliere i frutti degli investimenti di Delogu e Floris. Non ha una visione, che invece abbiamo noi. La Giunta parla tanto di capitale della cultura ma gli investimenti per la cultura ammontano solo a 4 euro pro capite all'anno». Pierpaolo Vargiu, deputato dei Riformatori: «Vogliamo partecipare e vincere con l'aiuto di quel 50 per cento di cagliaritani che non va a votare». E i paletti di Forza Italia? «Le primarie le facciamo. Chi ci sta bene, noi andiamo avanti». Michele Cossa tocca un tasto rovente: «Per quanto riguarda il centro storico bisogna incentivare i privati e le banche. E, soprattutto, evitare che gli uffici tecnici blocchino le pratiche per cinque anni». (a. a)