Troppi eventi in contemporanea
Dalle undici il caos. La città ha risposto ancora una volta in modo disordinato alla tappa cagliaritana del Grand prix 2015 di Triathlon, dimostrando di essere probabilmente impreparata ad ospitare una manifestazione di tale livello. Di più, tre appuntamenti nella stessa mattinata.
Sarà stato anche per la concomitanza di eventi, infatti, dalla partita del Cagliari al sant'Elia alla serie a femminile di Tennis a Monte Urpinu alle gare di triatlon, appunto, a creare il caos nella zona dello stadio, dove il traffico per la chiusura di molte strade si è ritrovato ammassato. Risultato? Un ingorgo interminabile e nervi tesi per chi non riusciva più a capire quale arteria imboccare. Lavoro complicato per gli agenti della Polizia municipale e i volontari delle associazioni di protezione civile chiamati a indirizzare i veicoli e controllare le “piste” transennate e riservate agli atleti. Chiusa via Caboto, chiusa piazza Marco Polo e viale Diaz. Chiuse anche via Messina, via Dexart, viale Europa, via Garavetti e via Sanjust. Fino a via dei Conversi e via Is Guadazzonis.
Il percorso ad anello con tanto di coda non ha creato problemi fino alle undici, quando i tifosi di calcio hanno tentato di raggiungere il Sant'Elia. È allora che sono cominciati i guai.
Tutto questo nonostante la gara di triathlon, questa volta, rispetto alla precedente manifestazione, sia stata adeguatamente pubblicizzata. Nonostante tutto i cagliaritani non hanno voluto rinunciare a prendere l'auto, riversandosi sulle strade in una domenica di sole che dopo i giorni di pioggia invitava ad uscire.
Chi ha scelto di rinunciare alle manifestazioni sportive per raggiungere il Poetto ha trovato l'ingorgo di Su Siccu, dove i vigili urbani hanno tentato di far scorrere il traffico ormai impazzito. Insomma, la storia si ripete. E se non è stato proprio il caos dell'ultima edizione, anche questa volta, in occasione di un appuntamento che per le sue stesse caratteristiche sportive.
A. Pi.