Comune. Martedì il successore di Ghigo Solinas: Forza Italia sfoglia la margherita
Consiglio, una poltrona per quattro
Corsini, Storelli, Porcelli e Adamo in corsa per la presidenza
Martedì l'ingresso del nuovo consigliere, Franco Masia. Poi le votazioni per il presidente.
Il freddo linguaggio burocratico serve anche a cancellare il dolore. Le parole asettiche della convocazione del Consiglio comunale per martedì prossimo dicono, tra le righe, che i lavori continuano nonostante la morte del presidente Ghigo Solinas. E le prime cose da fare sono proprio gli adempimenti che devono essere sbrigati in questi casi. “Surrogazione del consigliere comunale Gianguido Solinas” è il primo punto all'ordine del giorno. Non solo: la convocazione propone, come secondo punto, “l'elezione del presidente del Consiglio comunale ai sensi dell'art. 14 dello statuto comunale e dell'art. 6 del regolamento consiliare”.
IL NEO ENTRATO Nessun problema per quanto riguarda il primo punto all'ordine del giorno: in Consiglio entrerà Franco Masia che, con 442 voti, era il primo dei non eletti di Forza Italia. Si tratta, per altro, di un ritorno visto che Masia era stato consigliere anche nella precedente legislatura. Nessuna speranza di vedere un'altra donna in aula: con i suoi 402 voti, Stella Onano è preceduta anche da Salvatore Floris che ha avuto 416 preferenze.
LA PRESIDENZA L'ingresso di Franco Masia in Consiglio è scontato, non riserva alcuna sorpresa. L'elezione del nuovo presidente, invece, sta creando più di qualche problema alla maggioranza. Non è certo un mistero che quel posto piace immensamente all'attuale vice presidente, espressione della maggioranza, Sandro Vargiu. Ma le speranza di una promozione sono ridotte al lumicino: secondo la versione comunale del manuale Cencelli , quel posto spetta a Forza Italia. I Riformatori che, tra l'altro, esprimono il vice sindaco, non possono avanzare alcuna pretesa. Il presidente sarà scelto nel partito di maggioranza relativa.
I CANDIDATI Un principio che, da un punto di vista pratico, non significa assolutamente niente. Perché gli aspiranti a quella poltrona sono almeno tre (se non addirittura quattro). Il candidato più accreditato sarebbe Sandro Corsini: ha sufficiente carisma e gode della stima del sindaco. C'è, però, un piccolo handicap: recentemente Corsini ha avuto un problema fisico che ha abbassato il volume della sua voce. Gestire un'aula turbolenta senza poter urlare diventerebbe molto difficile. La scelta, dunque, potrebbe ricadere su un altro consigliere di Forza Italia. Quasi certamente non verranno prese in considerazione le aspirazioni di Edoardo Tocco. Restano in piedi i nomi di Ugo Storelli, Maurizio Porcelli e Giorgio Adamo. Candidature che, però, hanno in sé qualche controindicazione. Storelli, per esempio, non può garantire una presenza costante visti i suoi impegni di lavoro (spesso il presidente deve essere in Municipio anche di mattina). Maurizio Porcelli, invece, agli occhi dei suoi “oppositori”, ha già troppi incarichi: se davvero dovesse diventare presidente, sarebbe costretto ad abbandonarne qualcuno. Adamo, infine, ha certo il polso per gestire l'aula ma dovrebbe fare una full immersion di regolamenti interni.
I VICE PRESIDENTI L'elezione del nuovo presidente potrebbe portare anche due nuovi vice presidenti. È probabile che i due attuali, Sandro Vargiu e Giorgio Cugusi, presentino, formalmente, le proprie dimissioni. Quasi certamente il rappresentante della maggioranza dovrebbe essere rieletto. Dubbi, invece, sulla conferma di Cugusi: in primo luogo, per un aspetto formale. Era stato eletto quando faceva parte del gruppo dell'Ulivo ma, in seguito, è passato a Sinistra Democratica. Probabile che il maggior partito dell'opposizione rivoglia quel posto; scelta che, per altro, potrebbe essere avvallata anche dagli altri gruppi del centrosinistra.
MARCELLO COCCO