A causa dell'allerta meteo, gli appuntamenti con le scuole di Tuttestorie, in programma stamattina, sono stati annullati. Il Festival riaprirà i battenti alle 12. Nel pomeriggio tutti i laboratori sono confermati, tra cui il laboratorio di filosofia, aperto ai bambini da 10 a 100 anni, “Tu chi sei?” dei Ludosofici (Exmà, Tenda Suegiù, ore 18.30).
Diceva Seneca che la filosofia insegna a fare, non a dire. Ossia, la filosofia è maestra di vita, non di bei discorsi. Soprattutto, prima ancora che un rompicapo, un sofismo, un astruso passatempo, il ragionamento filosofico è un modo di vedere le cose, un atteggiamento, un modo di essere. Curioso, attento, critico. Un approccio alla realtà che ai bambini vien naturale. Fare filosofia con loro, come fanno i Ludosofici, Ilaria Rodella e Francesco Malpelli, è più che un gioco, è una maniera per capire meglio il mondo tutt'intorno, per trasformarlo, per continuare a conservare uno sguardo incantato, unico vero antidoto all'indifferenza e a ogni forma di dispotismo.
Con la filosofia, Rodella e Malpelli, ci giocano da cinque anni, quando hanno ideato percorsi che avvicinassero i più piccoli ai temi e al linguaggio della filosofia. Un'idea già sviluppata da altre associazioni storiche italiane, che da qualche decennio propongono attività di Philosophy for children. I Ludosofici hanno elaborato un proposta originale che accosta l'arte alla filosofia in uno scambio continuo di idee, suggestioni, riflessioni. Nel loro primo, bellissimo libro, edito da Corraini, “Tu chi sei? Manuale di filosofia, domande ed esercizi per bambini e adulti curiosi”, usano pittori come Velàzquez o fotografi come Gentili, citano filosofi come Merleau-Ponty e Derrida, usano le vignette di Rebori, e antiche illustrazioni per navigare tra irrisolti interrogativi che ora e sempre l'uomo si farà sul mondo e se stesso. A Milano, nei giorni scorsi, hanno organizzato il primo Festival di Filosofia per Famiglie.
A dispetto di ciò che pensa il premier spagnolo Rajoy, per il quale la filosofia è una materia inutile, i Ludosofici, ma in Italia non sono i soli, sono convinti che frequentare i suoi impervi terreni sia un diritto.
Franca Rita Porcu