Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Liao: il gusto della bellezza da assaporare dopo il dolore

Fonte: L'Unione Sarda
10 ottobre 2015

Tuttestorie L'illustratore cinese questa sera incontra i lettori all'Exmà di Cagliari

 

 

« Q uando ho iniziato a fare l'illustratore, prima ero un pubblicitario, non avevo come preoccupazione quella di disegnare per i più piccoli. Stavo per morire, così ho deciso che avrei rappresentato ciò che la mia mente mi suggeriva, senza curarmi dei lettori». L'arte di Jimmy Liao, 57 anni, cinese di Taipei, maestro tradotto in tutto il mondo, nasce nel buio della malattia. Ha avuto la leucemia. Lo si tenga presente, quando ci si interroga sul pessimismo che percorre la dimensione onirica dei racconti popolati da animali dagli occhi grandi e stralunati (il coniglio innanzitutto, cifra della sua produzione) e da bambini dagli occhi piccoli, spesso puntiformi.
Ci sono anche tanta tenerezza (il libro “Abbracci” ne è un sublime condensato) e sferzate di allegria e ironia, sia inteso. Ma senza comprendere l'esperienza del dolore da cui l'avventura professionale si origina, non si può giungere al fondo della poetica dell'illustratore. È per questo che spesso solo gli adulti riescono a decodificare il vero messaggio delle storie, mentre i bambini si cullano nella magia immediata e nel piacere istantaneo che realizzano personaggi, forme e colori. In un percorso in cui alla creazione di illusioni, segue spesso il disincanto e in cui i temi della solitudine e dell'incomunicabilità sono ricorrenti (il pesce ne è un'efficace allegoria) la speranza - nonostante anche gli angeli vengano tirati giù dal paradiso cristiano - trova lo spazio per attecchire e sopravvivere.
«Con le mie storie mi piace insegnare - ha detto ieri Jimmy Liao incontrando i ragazzi del Liceo artistico di Cagliari - che quando si sperimentano difficoltà e sofferenza, bisogna alzare la testa, guardare la meraviglia del cielo e rendersi conto che tutti gli ostacoli possono essere superati. Gli adulti lo capiscono bene (non a caso sono loro a piangere davanti ai film), per i ragazzi è più difficile».
Ha dedicato un intero albo (quello con cui si è presentato ai lettori italiani) alla necessità di insegnare che per apprezzare la bellezza del mondo, bisogna guardare la realtà da prospettive diverse e inconsuete. S'intitola “La voce dei colori”. Pubblicato dalle Edizioni Abele, come tutte le opere uscite in Italia, ha come protagonista una ragazzina che diventa cieca. Inoltrandosi nei tunnel della metropolitana, inizia un viaggio che non conduce soltanto alla scoperta di ciò che non si è mai realmente esplorato, ma anche all'indagine della propria interiorità.
Così anche l'aspettativa che segue all'espressione di un desiderio sotto un cielo di stelle - tema che si sviluppa nel libro appena edito in Italia “Se potessi esprimere un desiderio...” - consente di sperimentare la somma condizione che l'attesa della guarigione alimenta e di interrogarsi rispetto alla realtà. «Per i bambini, che sono protagonisti della storia, i desideri rappresentano la speranza del futuro. La possibilità che vengano esauditi controbilancia il pessimismo che sembra caratterizzare le mie storie e che è frutto della mia malattia. Non la aspettavo. Forse per questo sono diventato uno che non crede di poter essere felice al cento per cento. Penso che quando inizia la felicità, la tristezza possa sempre essere accanto. Ma - sottolinea, avvertenendo il lettore - in quello che racconto ci sono in egual misura tristezza e allegria, pessimismo e ottimismo». Il volto paffuto e rubicondo del bambino che trova, custodisce e coccola la lampada di Aladino (uno dei tanti riferimenti alla letteratura per bambini e ragazzi che emerge dalla narrazione) e i colori variopinti che dipingono i desideri, sono il viatico al lieto fine che chiude la storia. Anche l'autore - sintetizzandola - si unisce al coro di auspici.
«Il mio desiderio è che nel mondo spariscano le centrali nucleari. Taipei, la mia città, ne è circondata e questo la rende molto pericolosa. Ricordate cos'è successo quattro anni fa in Giappone? Io sì. Per questo nei miei ultimi libri le immagini degli impianti sono ricorrenti».
Jimmy Liao, da ieri protagonista del Festival Tuttestorie di Cagliari, incontra i lettori stasera (alle 18) nella sala Zizù. Lo presentano Luca Ganzerla e Silvia Torchio, che è la traduttrice dei suoi libri. L'occasione è straordinaria. Jimmy Liao è stato solo un'altra volta in Europa, a Stoccolma.
Manuela Arca