Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Centodiciotto milioni per i più deboli

Fonte: La Nuova Sardegna
16 marzo 2009

SABATO, 14 MARZO 2009

Pagina 2 - Cagliari



Presentato il programma triennale per l’integrazione sociosanitaria



Un convegno della Provincia sull’assistenza

CAGLIARI. Tra Cagliari e provincia sono centodiciotto i milioni di euro che sono stati investiti nel 2006 per il sistema triennale integrato di sevizi alla persona. Novanta milioni sono andati a Cagliari, ventotto agli altri Comuni. Decine di migliaia di persone sono state interessate: dai bambini (per le ludoteche) ai disabili, a tutti coloro che sono stati coinvolti nell’assistenza socio-sanitaria. Ieri il simposio «Pensare il sociale», promosso dalla Provicnia, ha fatto il punto sul programma già realizzato e su quello che inizierà quest’anno.
Finanziato dalla Regione, col coordinamento della Provincia che ha operato e opera assieme agli enti locali, il sistema integrato, come si legge nella legge regonale (la 23 del 2005) che l’ha istituito, «promuove i diritti di cittadinanza, la coesione e l’inclusione sociale delle persone e delle famiglie, le pari opportunità». Il tutto attraverso «la realizzazione di azioni di prevenzione, riduzione ed eliminazione delle condizioni di bisogno e disagio individuale e familiare derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociale e condizioni di non autonomia».
Il territorio, ha spiegato Angela Maria Quaquero (assessore provinciale alle Politiche sociali, famiglia e immigrazione) è stato diviso in cinque distretti. Cagliari si è unito ai ventuno Comuni del plus 21 con Settimo San Pietro come capofila; poi ci sono il distretto ovest, che comprende sedici paesi, coordinati da Elmas; Quartu, Sinnai e Parteolla con otto Comuni; il Sarrabus Gerrei con dieci paesi e Muravera capofila; e la Trexenta con sedici Comuni, che forma un distretto coi tredici paesi del Sarcidano e la barbagia di Seui.
Al simposio ha fatto il suo primo intervento come assessore regionale alla Sanità Antonello Liori, che ha sottolineato l’importanza di questo programma e il metodo della concertazione che ha permesso il coinvolgimento dei Comuni e del terzo settore. Il simposio ha messo anche a confronto esperienze diverse: Giuliano Barigazzi ha parlato della pianificazione sociale integrata in Italia, mentre Gianfranco Pozzobon ha esposto l’esperienza veneta. Gino Gumirato, già direttore generale della Asl 8, ha raccontato i tre anni di attività sociosanitaria in provincia e Rossella Pinna l’intervento nel Medio Campidano. Anselmo Piras (assessore alle Politiche sociali di Cagliari) si è soffermato invece sulla pianificazione nel capoluogo dell’isola. I problemi che nascono nel rapporto tra centro e periferia nella pianificazione sociale e sociosanitaria sono stati esposti da Salvaore Pala, mentre il punto di vista dell’utenza è stato spiegato da Luisa Sassu.
Durante il convegno sono state affrontate anche le questioni normative e l’integrazione tra le varie leggi regionali che si occupano della materia (ne ha parlato Benedetto Barranu, direttore generale della Asl 8). Il simposio è centinuato anche nel pomeriggio con l’esame dei problemi legati alla comunicazione e alla formazione. Nello spazio attiguo al convegno (che si è tenuto a Cagliari al T-Hotel) sono state esposte le linee guida della pianificazione sociale.