Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Poetto, sotto sequestro i chioschi dei ricci

Fonte: La Nuova Sardegna
16 marzo 2009

SABATO, 14 MARZO 2009

Pagina 1 - Cagliari

Intervento dei carabinieri sul lungomare di Quartu: sigilli e sanzioni ai ristorantini 



Da due anni scadute le concessioni e le autorizzazioni sanitarie. Tensioni durante il blitz




CAGLIARI. I carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità li tenevano d’occhio dal novembre dello scorso anno e ieri hanno deciso di passare all’azione: in tarda mattinata hanno fatto rotta sul Poetto e insieme ai colleghi della compagnia di Quartu hanno posto sotto sequestro i chioschi dei ricciai realizzati otto anni fa nell’ex pineta del lungomare quartese. E dunque: sigilli e sanzioni a Ricciomania, L’afrodisiaco, Al solito posto, Il riccio, La bottega del pescatore e Sapore di mare. Motivo dell’incursione: le concessioni delle aree rilasciate nel 2001 dal comune di Quartu sono scadute due anni e mezzo fa, per la precisione il 30 ottobre del 2006, così come le autorizzazioni sanitarie e il nullaosta per la somministrazione di alimenti e bevande su aree pubbliche. Non basta: in parallelo, oltre agli illeciti amministrativi, sul capo dei titolari pendono anche le segnalazioni partite dagli agenti della polizia municipale di Quartu su presunti abusi edilizi.
Su questo frangente, sembra che i proprietari abbiano ampliato le strutture ben oltre i 140 metri quadri assegnati in base alle concessioni comunali e abbiano realizzato delle strutture non a norma. Insomma: la lista delle violazioni contestate è alquanto nutrita. Il blitz andato in onda ieri mattina non è stato indolore: alcuni titolari hanno tentato di opporsi al sequestro ingaggiando un ruvido botta e risposta con i carabinieri e, a causa della tensione accumulata nel faccia a faccia con le forze dell’ordine, nel primo pomeriggio il proprietario di un chioschetto è stato ricoverato dopo aver accusato un malore. ‹‹È vero, le concessioni sono scadute nel 2006 - ha ammesso in serata uno dei titolari - ma abbiamo continuato a pagare quanto dovuto al Comune per la concessione dell’area e per il servizio di nettezza urbana e dal municipio nessuno è venuto a contestarci la scadenza dei permessi. Al contrario, abbiamo continuato a lavorare fino ad oggi senza problemi››. Il futuro dei ristorantini è ora legato alle decisioni che saranno assunte in primis proprio dall’amministrazione quartese. Le soluzioni sono principalmente due. La prima: rinnovare le concessioni a patto che gli abusi riscontrati vengano sanati. La seconda: cancellare i chioschetti e firmare un’ordinanza di sgombero. ‹‹La situazione è certamente complicata - ha affermato il sindaco di Quartu Gigi Ruggeri -. Adesso analizzeremo le varie soluzioni e credo che per prima cosa convocheremo una conferenza di servizi con tutti i soggetti interessati, posto che le competenze non ricadono solo sul Comune, per decidere come muoversi››. Sta di fatto che se la vertenza non dovesse avere buon esito, l’eventuale ordinanza di sgombero segnerebbe la conclusione di un’esperienza nata nel 2001 quando l’allora primo cittadino Davide Galantuomo decise di regolamentare la vendita dei frutti di mare e cancellare l’usanza in voga fino ad allora, con i ricciai che sistemavano i banchetti a bordo strada e vendevano direttamente al pubblico. Senza alcuna autorizzazione sanitaria né amministrativa. La giunta decise allora di concedere ad ogni operatore un’area di 65 metri quadri nell’ex pineta del Poetto. Due anni dopo i titolari delle concessioni decisero di puntare più in alto e dopo aver presentato tutti gli incartamenti del caso, ottennero l’ampliamento delle aree fino a 140 metri quadri e la possibilità di ospitare i clienti: da semplici chioschetti si trasformarono in ristorantini sul mare. Non senza qualche intoppo.
I primi problemi arrivarono nel 2006, poco prima della scadenza naturale delle concessioni, quando il vicesindaco e assessore per lo Sviluppo economico Tonio Lai, scomparso tre settimane fa, chiamò i ricciai a raccolta. Le verifiche effettuate dagli agenti della polizia municipale avevano messo in luce diverse irregolarità che andavano sanate e per questo, dopo un confronto a tratti molto aspro, furono convocate diverse conferenze di servizi che però non riuscirono a risolvere il contenzioso. Il risultato finale è stato il blitz effettuato ieri mattina.