Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Su Stangioni, liti in maggioranza

Fonte: La Nuova Sardegna
16 marzo 2009

DOMENICA, 15 MARZO 2009

Pagina 2 - Cagliari

Ferma da tre anni la richiesta di lottizzazione presentata da un consorzio di privati



Il Pd: la Giunta scarica le responsabilità sul Consiglio




CAGLIARI. Tempi troppo lunghi: per Su Stangioni l’amministrazione municipale fa passare anni e, intanto, i cagliaritani sono costretti ad emigrare nell’hinterland. Questo quanto denuncia il Pd in un comunicato.
Su Stangioni (zona alle spalle di Mulinu Becciu, presso l’ex inceneritore) è un’area di potenziale sviluppo ed esiste una «proposta presentata da parte di un gruppo di privati - spiega Andrea Scano, consigliere comunale del Pd e componente della commissione consiliare all’Urbanistica - per la realizzazione di un “Piano di Zona” che permetterebbe l’insediamento di quasi tremila abitanti».
Questa proposta, però, «giace nei cassetti da alcuni anni, precisamente dall’agosto 2006. E da allora non è stata ancora votata dal Consiglio, a causa dell’indecisionismo cronico di Giunta», continua scano. A suo tempo l’esecutivo propose di sospenderla per inserire la richiesta dei privati in una quadro più ampio. Questo è stato fatto e ora «la l’esecutivo presenta una nuova proposta della quale si è discusso venerdì in commissione urbanistica». Ma vi sono stati una serie di problemi tra l’assessore all’Urbanistica e la maggioranza. Tra gli altri motivi c’è il timore che, ancora una volta, una rilevante porzione dell’area finisca con l’essere riservata ad appartamenti di lusso. «Su Stangioni - spiega Massimiliano Tavolacci, Udc, presidente della commissione consiliare all’Urbanistica - di cui si discute da mesi, avevamo pensato potesse essere un’area in cui fosse possibile costruire alloggi (con piccole cooperative) per le persone normali, per coloro che non si possono permettere i costi che normalmente si fanno a Cagliari. E questo per evitare che le giovani coppie, ad esemio, siano costrette ad emigrare fuori dalla città. Invece il progetto presentato alla Giunta prevede un sessanta per cento di edilizia privata e un quaranta di costruzioni pubbliche, di cui il venti per cento di case popolari. In questo quadro si arriva ad assotigliare sempre più quel tipo di edilizia che noi stavamo pensando, riducendola a meno del venti».
Inoltre, denuncia il Pd nel documento firmato oltre che da Scano anche da Ninni Depau e Claudio Cugusi, «l’aspetto paradossale è che la Giunta mentre presenta la “delibera bis” invece di assumersi le sue responsabilità e ritirare formalmente la precedente, pretende che sia il Consiglio a bocciarla». Insomma l’esecutivo «non solo non è in grado di assumere decisioni, ma cerca costantemente di scaricare sul Consiglio le sue responsabilità e i suoi ritardi». Ancora una volta «si evidenzia la totale incapacità di affrontare i problemi, che più stanno a cuore ai cittadini, da parte del centrodestra cagliaritano che non riesce a muovere un passo che non sia l’avallo di vistose speculazioni edilizie quali quelle effettuate sulle BS3*, le aree destinate a verde pubblico e trasformate in aree edificabili con appartamenti di lusso».
Il gruppo consiliare del Pd chiede, infine, che «si sblocchino in tempi brevissimi tutte le procedure legate all’area di Su Stangioni». (r.p.)