Uffici spostati da piazza Savoia a via Castiglione - L'assessore: «Locali inadeguati. Lì il Centro di quartiere»
Serranda abbassata: dal 17 agosto, è così quasi tutti i giorni. L'ufficio dei Servizi sociali di piazzetta Savoia, nel cuore della Marina, punto di riferimento per tanti cittadini appartenenti alle cosiddette “fasce deboli”, è chiuso. «Trasferito», rettifica subito l'assessore Luigi Minerba. È la stessa parola che si legge nel comunicato stampa affisso dietro le griglie della serranda: «Dal 24 agosto 2015 la sede dei Servizi sociali di piazzetta Savoia si trasferirà presso i locali dell'Ufficio di città di via Castiglione numero 1», c'è scritto. Per il trasloco, chiusura anticipata al 17 agosto. Il succo, però, è che il centro storico perde un servizio importante, essenziale per tanti cittadini più esposti di altri alle difficoltà e ai disagi: anziani e disabili compresi.
In via Castiglione, fra l'altro, uno sportello dei Servizi sociali c'era già: se un lato dell'ufficio offre i vecchi servizi delle soppresse circoscrizioni, l'altro offre azioni a favore di anziani, minori, diversamente abili, di sostegno alla famiglia, di inclusione sociale, sulle devianze giovanili e minorili. Ma soprattutto, l'ufficio di via Castiglione, affacciato su piazza Giovanni XXIII, è piuttosto lontano dai quartieri storici.
A sollevare la questione in Consiglio comunale, le settimane scorse, è stato Paolo Casu (Misto), parlando di decisione «vergognosa e ingiustificabile».
Minerba contesta il giudizio: «I locali di piazzetta Savoia erano ormai inadeguati, troppo piccoli per l'afflusso di pubblico che si registrava nell'ufficio, inadatti a fare attività di sportello».
Piazza Giovanni è distante, specie per disabili e anziani. «Molte situazioni possono essere risolte rivolgendosi agli uffici di via Sonnino. Inoltre abbiamo attivato un confronto con il Ctm per studiare possibili agevolazioni per gli utenti». Che, avendo bisogno di ricorrere ai Servizi sociale, si presume non possano pagare il biglietto dell'autobus.
Soprattutto, aggiunge l'assessore, a parte l'interrogazione di Casu, «non sono arrivate lamentele. Queste, semmai, arrivavano perché gli utenti erano costretti a fare la fila per strada».
Della sede storica di piazzetta Savoia che ne sarà? «Intanto resterà lì l'ufficio per le mediazioni familiari, poi sarà spostato lì il Centro di quartiere, ora ospitato nei locali dell'ex Liceo artistico, che farà attività di aggregazione per i minori». Un'apertura che il comunicato affisso in piazzetta Savoia annunciava per settembre.
C'entra, però, anche la diminuzione del personale: gli operatori, raggiunti i limiti di età, vanno in pensione e non vengono sostituiti. È la spending review, bellezza.
Marco Noce