ctm Accordo con la Prefettura
Telecamere sui bus per combattere criminalità e bullismo
Sei telecamere filmeranno tutto quello che avverrà a bordo degli autobus: il Ctm dichiara guerra a piccoli criminali e bulli con la videosorveglianza. Ieri è stato firmato il protocollo d'intesa tra l'azienda di trasporto e la Prefettura che autorizza l'installazione delle telecamere nei bus. Per ora saranno dieci i mezzi che da oggi garantiranno questo servizio: i filmati potranno essere guardati soltanto dalle forze dell'ordine su richiesta del magistrato.
SEI TELECAMERE «Siamo ancora in una fase sperimentale», spiega il direttore del Ctm, Ezio Castagna, «dunque per ora inizieremo con dieci bus dotati di telecamere». Una sarà puntata sull'autista: «Per legge sarà lui a doverla attivare», ricorda Castagna. Gli altri cinque occhi elettronici terranno sotto controllo l'interno dell'autobus: «Se dovesse capitare qualche episodio spiacevole», sottolinea il direttore del Ctm, «le forze dell'ordine potranno chiedere di prendere visione del filmato. Noi non avremo mai accesso alle riprese». Il costo del progetto verrà assorbito con i circa dieci milioni di euro del Por.
DETERRENTE Ctm e Prefettura sono certi che il sistema di videosorveglianza sarà un deterrente contro la microcriminalità e il bullismo che spesso trovano terreno fertile proprio sui mezzi di trasporto pubblico. Per prevenire queste situazioni di pericolo il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica ha dato il via libera all'attuazione del progetto del Ctm. L'accordo rientra nel quadro delle nuove strategie nell'area vasta di Cagliari contenute nel patto per “Cagliari Sicura”, sottoscritto l'11 giugno 2007 da Prefettura, Provincia di Cagliari, e i Comuni di Cagliari, Quartu Sant'Elena, Monserrato e Quartucciu. «Con le telecamere», ricorda Castagna, «garantiamo più sicurezza agli autisti e ai cittadini che usano i mezzi pubblici. Sapendo di venire immortalati mentre compiono gesti di vandalismo o violenza, bulli e vandali ci penseranno su due volte».
I PRECEDENTI Gli autobus del Ctm sono spesso teatro di atti di violenza: risse, aggressioni agli autisti, lancio di pietre. Lo scorso settembre, in via Bacaredda, un uomo ha insultato e schiaffeggiato davanti a decine di passeggeri l'autista dell'autobus impegnato sulla linea M: solo dopo due mesi di ricerca l'aggressore è stato identificato e denunciato. Qualche mese prima c'era stato l'episodio di un ragazzo disabile picchiato dal branco composto da ventenni. I bulli, a bordo dell'autobus della linea 30, erano arrivati a sferrare al giovane portatore di handicap un calcio in faccia. Alcuni passeggeri erano intervenuti venendo insultati dagli stessi bulli violenti. Nel giugno 2005 un autista del Ctm era finito all'ospedale con 30 giorni di cure. Soltanto dopo tre anni l'aggressore, un trentaquattrenne di Quartu, è stato condannato a otto mesi di reclusione.
MATTEO VERCELLI