Pratiche commerciali scorrette, maxi stangata su Abbanoa: multa da un milione
Sanzione di oltre un milione ad Abbanoa, l'ente che gestisce il servizio idrico in Sardegna. Il motivo? "Pratiche commerciali scorrette verso i contribuenti".
ROMA - A conclusione di un procedimento nei confronti di Abbanoa Spa, gestore unico del servizio idrico integrato in Sardegna, l’Antitrust ha irrogato una sanzione complessiva di un milione e 80mila euro per tre pratiche commerciali scorrette realizzate nel periodo 2011-2015 nei confronti di numerosi consumatori. L’indagine è stata condotta dall’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato sulla base di circa seicento segnalazioni di consumatori e associazioni di consumatori, tra cui in particolare l’Adiconsum regionale. Nel corso del procedimento, sono stati svolti due accertamenti ispettivi con la collaborazione del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
L'Antitrust ha valutato che alcune pratiche commerciali messe in atto dalla società non fossero rispondenti alla diligenza professionale attesa da un gestore che opera in regime di monopolio per la fornitura di un bene vitale ed essenziale quale l’acqua e che dispone, per la riscossione dei crediti, di una importante leva commerciale come la minaccia di interrompere il servizio.
I MOTIVI. In particolare, dall’istruttoria sono emerse diverse condotte scorrette tenute da Abbanoa nella fase di accertamento, verifica e fatturazione dei consumi: mancata effettuazione delle letture periodiche, con conseguente invio di fatture di conguaglio di elevata entità; fatturazione sulla base di stime rivelatesi eccessivamente elevate; mancato rispetto della periodicità di fatturazione prevista; fatturazione di servizi di depurazione non resi; indicazione nelle fatture di morosità non effettive; applicazione di procedure che ponevano sui consumatori gran parte dell’onere di pagamento dell’acqua non consumata, a causa di perdite occulte nell’impianto idrico; invio di bollette relative a consumi pluriennali di elevato importo, in assenza di un’adeguata informazione circa l’applicazione di nuove tariffe a seguito del subentro nelle precedenti gestioni.
Gravissime inefficienze inoltre sarebbero state registrate nella gestione dei reclami, che hanno condotto alla mancata sospensione delle procedure di riscossione e interruzione delle utenze in pendenza di esame del reclamo, nel contesto di energiche politiche di contrasto alla morosità mediante distacco dell’utenza.