Il 24 per cento degli studenti sardi abbandona i banchi prima del tempo: una media che allontana la Sardegna dall'Europa
CAGLIARI. Allarme dispersione scolastica: Sardegna lontanissima dall'Europa con una media del 24,3 per cento. Con picchi più elevati in alcune aree. Per questo arriva nell'Isola il programma di WeWorld per recuperare seicento ragazzi a rischio. Farà tappa a Cagliari nel quartiere di Sant'Elia, Guspini, Isili e Serri.
Una lotta all'abbandono con un piano d'azione in grande stile che prevede servizio doposcuola multiterritoriale, attività di sostegno scolastico, laboratori artistici e ricreativi, attività d'aiuto alle mamme, sportelli di ascolto psicopedagogico, laboratori motivazionali e socio affettivi. Assieme ad attività di peer-education rivolte a insegnanti e alle comunità coinvolte.
L'iniziativa è stata presentata nell'aula consiliare del municipio di Cagliari. Assieme agli operatori degli enti che promuovono il progetto verranno coinvolti nelle attività tirocinanti e volontari. Il piano d'azione, realizzato da Weworld, ha come partner l'associazione di imprese fra la cooperativa sociale La Clessidra e la Fondazione Somaschi. Sono stati siglati protocolli d'intesa con le amministrazioni comunali dei centri che ospiteranno il piano, con gli istituti scolastici e con la facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Cagliari per la selezione e l'invio dei tirocinanti laureandi e neo laureati.
«L'educazione - ha detto Marco Chiesara, presidente WeWorld - è sempre stato un tema per noi prioritario e di fronte ai dati allarmanti sulla dispersione scolastica non potevamo restare indifferenti. Attraverso il network Frequenza200 promuoviamo il dialogo tra istituzioni, famiglie e enti locali in modo da condividere idee ed esperienze per costruire insieme
a ragazzi e ragazze una scuola che possa offrire loro più opportunità per il futuro». Il piano nazionale punta a recuperare 6000 ragazzi. «Un progetto - ha aggiunto Giovanni Mazziotti, Istituto comprensivo Randaccio di Cagliari - che mira al recupero delle motivazioni».