Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Enti locali, in arrivo 280 milioni

Fonte: L'Unione Sarda
22 settembre 2015

Le risorse incrementano il saldo del Patto di stabilità. L'assessore Paci: rispettati gli impegni

 

La Regione sblocca i nuovi fondi destinati a Comuni e Province Soldi in arrivo per Comuni e Province: 180 milioni di euro pronti per essere liquidati dalla Regione e altri 100 da sbloccare nei prossimi giorni con decreto dell'assessore alla Programmazione, Raffaele Paci. È quanto deciso dalla Conferenza permanente Regione - Enti locali che ieri pomeriggio si è riunita proprio per stabilire i criteri di assegnazione per il Fondo unico del 2015, e che precedentemente aveva assegnato ulteriori 45,87 milioni di euro di risorse finanziarie destinate a migliorare il saldo obiettivo del Patto di stabilità dei Comuni (cui vanno 31,7 milioni) e delle Province (a loro poco più di 14 milioni).
L'assessore Paci ha sfruttato l'occasione per ribadire ai rappresentanti di Anci, Ups, Aiccre, Asel, Lega Autonomie locali e Cal, che «tutte le risorse previste nella Finanziaria a favore degli enti locali saranno stanziate», e che del resto si tratta di «impegni già presi che la Giunta intende rispettare». Per l'assessore agli Enti locali, Cristiano Erriu, quella di ieri è stata «una Conferenza molto proficua. Con le decisioni discusse e condivise, la Regione sarà in grado già ora di liquidare l'85% dello stanziamento annuale del Fondo unico. Stiamo facendo tutto il possibile per venire incontro alle continue richieste dei sindaci, che stanno fronteggiando una crisi devastante, e queste risorse avranno evidenti ripercussioni positive sull'intero sistema economico isolano. Abbiamo gestito anche il tema delle situazioni di alcuni Comuni che versano in condizioni di particolari criticità, con soluzioni che mirano a risolverne o attenuarne la portata negativa».
I presidenti di Anci Sardegna e del Consiglio delle Autonomie locali, Pier Sandro Scano e Giuseppe Casti, in una nota congiunta hanno fatto sapere di accogliere «in maniera positiva la proposta di ulteriori liquidazioni del Fondo unico del 2015 e l'intervento sul Patto di stabilità verticale», ma rimarcano «con forza la necessità di una risposta in tempi brevi da parte della Regione sul cinque per cento delle risorse ancora da impegnare sul Fondo unico e il pagamento in tempi rapidissimi delle opere delegate, in particolare nei settori ambiente, pubblica istruzione e lavori pubblici».
Resta il nodo sui residui, fa notare Scano, «ossia la quota di Fondo unico non pagata nel 2014 (circa seicento milioni), e della quale i Comuni sono ancora in attesa. In Conferenza Regione - Enti locali, Paci ed Erriu hanno lasciato intendere che sulla questione presto sarà aperto un tavolo tecnico. Ad ogni modo, ora attendiamo i fatti».
I sindaci avrebbero qualche problema in meno, visto che, come denunciato dallo stesso presidente dell'Anci ai primi di agosto, i Comuni sono sempre più poveri in Sardegna, con i primi cittadini costretti a fare i conti, negli ultimi anni, con un taglio di ben 316 milioni. E questo a causa del «contributo spropositato al risanamento della finanza statale dato negli ultimi quattro-cinque anni». In mezzo c'è di tutto, compresi gli introiti sull'Imu agricola. Anche se, ha concluso ieri il presidente dell'Anci, «visto l'annuncio del presidente del Consiglio Matteo Renzi, possiamo dire che quella dell'Imu è una nostra battaglia vinta».
Roberto Murgia