L'evento. La sagra del primo maggio patrocinata dall'organismo di tutela della cultura delle Nazioni Unite
L'annuncio del sindaco. La dirigente: una conquista ma niente nuovi finanziamenti Sulla sagra di Sant’Efisio arriva il bollino dell’Onu. In attesa del riconoscimento internazionale Unesco, le Nazioni Unite daranno il patrocinio alla sagra del primo maggio. L’ha annunciato il primo cittadino Emilio Floris in occasione della presentazione dell’Accademia Internazionale di Musica. Nei cartelloni della manifestazione campeggerà il simbolo dell’Unesco. In attesa del riconoscimento di patrimonio mondiale immateriale dell’umanità.
«LO SCORSO ANNO eravamo presenti al salone di Parigi», spiega la dirigente comunale Ada Lai, «quest’anno non ci saremo, ma avremo comunque il patrocinio sulla manifestazione ». Solo prestigio, perché fondi non ne arriveranno. Nemmeno se la sagra dovesse diventare patrimonio dell’Unesco. «La pratica sta andando avanti», prosegue la dirigente, «recentemente ci hanno anche chiesto documenti integrativi per la relazione. Ci vorranno ancora due o tre anni almeno. Purtroppo però», prosegue, «anche li riconoscimento Unesco non implica l’arrivo di finanziamenti. Si tratta di un titolo prestigioso che garantisce, oltre ad un importante ritorno in chiave di promozione turistica, una leva formidabile per le domande di finanziamento sia all’Unione Europea che al Ministero dei Beni culturali. Ad un bene patrimonio dell’umanità», conclude, «è più difficile dire di no». NEL MAGGIO DEL 2007 Marialuisa Stringa, responsabile italiana dell’Unesco, in città per assistere alla sagra del primo maggio ha ribadito l’appoggio totale all’iter per far l’assegnazione alla sagra di Sant’Efisio del riconoscimento di patrimonio mondiale dell’Umanità. La funzionaria rimase positivamente colpita dalla manifestazione tra sacro e folkloristico. Non solo. Si tuffò nell’atmosfera più intima e religiosa di Stampace, per toccare con mano gli aspetti più autentici e religiosi della sagra che giocheranno un ruolo fondamentale per il sì definitivo da parte dell’Onu. Già da allora la Stringa garantì la sua totale adesione. La procedura non è che all’inizio. La proposta del comitato cagliaritano dell’Unesco è stata raccolta dall’amministrazione che da due anni ha attivato tutti i canali. ¦ EN.NE.