I dati ufficiali dell’assessorato confermano: il 2015 è l’anno della ripresa per l’industria delle vacanze Nei primi sei mesi gli stranieri hanno superato gli italiani, in testa i tedeschi. Crescono gli americani
CAGLIARI. Il boom era nell’aria. La stagione da record era già stata annunciata in modo informale, ma questa volta a certificare i risultati da tutto esaurito è la Regione. Nei primi otto mesi del 2015 c’è stato un più 10 per cento delle presenze.
Crescita sulla crescita. Ma la Regione fa il bagno di ottimismo e si spinge oltre e ipotizza una crescita annuale fino al 15% per cento di crescita negli ultimi 4 mesi. Da gennaio ad agosto la crescita è dunque a doppia cifra rispetto allo stesso periodo del 2014, quando già il turismo nell’isola aveva fatto registrare un più 8,5 per cento rispetto al 2013.
Boom hotel. Gli hotel hanno fatto boom. Gli oltre mille alberghi presi come campione hanno fatto registrare un più 9 per cento di arrivi e più 11 per cento di presenze a maggio. Più 6 e più 8 per cento a giugno. E più 8 per cento negli arrivi e più 10,5 per cento di presenze a luglio. Ad agosto il calcolo è ancora parziale, sono ancora 1.076 le strutture rilevate: con un più 8 per cento di presenze.
La strategia. «Il 2014 aveva segnato un’inversione di tendenza. Nel 2015 il trend si è consolidato – spiega l’assessore al Turismo Francesco Morandi –. Ai risultati hanno contribuito in modo decisivo le azioni messe in campo dall’assessorato. Ci aspettiamo per ottobre di consolidare un risultato superiore al 10 %. In particolare le scelte e adeguate hanno riguardato la capacità di ulteriore strutturazione dell'offerta, la selezione dei prodotti, il marketing territoriale e il co-marketing con le eccellenze sarde, il presidio dei mercati internazionali in fiere ed eventi, la scelta di canali e campagne promozionali mirate, sia tradizionali che su web e social, l’aver puntato su attrattori quali un calendario di eventi di grande richiamo turistico. La settimana della Sardegna in Expo, appena conclusa con successo. Azioni che proseguono nell’attuazione delle strategie condivise a partire dal 2014 da quando l'assessorato ha avviato un dialogo costruttivo con tutte le associazioni di categoria, sia nella valutazione comune delle azioni che nel monitoraggio di tutti gli interventi normativi e operativi che puntano a innovare profondamente il sistema».
L’isola piace ai tedeschi. Nei primi sei mesi le presenze degli stranieri (un milione e 700 mila), superano quelle degli italiani (un milione e 440 mila. A farla da padrone assoluto, da gennaio a giugno, i tedeschi con 565mila presenze. Poi i francesi con 252mila presenze, svizzeri (162mila) e britannici (143mila). In fortissima crescita nel 2015, olandesi e austriaci (appaiati a 71 mila) e svedesi (66 mila). Da rilevare, tra i Paesi extraeuropei, il dato degli Stati Uniti, passati da 17mila a 27mila presenze (+38%). Tra gli italiani in testa il mercato interno, i sardi stessi con 360mila presenze e i lombardi con 325mila, seguono laziali (118mila presenze), veneti (106mila) ed emiliani (104mila). Altro rilevamento indicativo nei primi sei mesi del 2015 è la copertura dei posti-letto delle strutture. In Sardegna il riempimento medio è del 66%, con
punte a maggio e giugno (80%).
Per quanto riguarda i singoli territori, in testa il Sulcis con un riempimento medio del 94 per cento, seguono la provincia di Cagliari col 78 per cento, la Gallura col 69 per cento, l'Ogliastra col 68 per cento e la provincia di Sassari col 67 per cento.