Rassegna Stampa

Il Sardegna

Il palco sul mare, Pellegrini: «Molto meglio l'Anfiteatro»

Fonte: Il Sardegna
12 marzo 2009

Spettacoli. Nuova arena al molo Ichnusa, l'assessore alla Cultura: viale Fra' Ignazio nostro fiore all'occhiello

Difesa della legnaia: bisogna ristrutturarla Gli organizzatori al porto: siamo in regola

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

«Il porto è il porto e basta. Non credo che infilarci dentro una struttura per grandi eventi sia una buona soluzione». Se non è un no, poco ci manca. All’assessore alla Cultura Giorgio Pellegrini l’idea di uno spazio per i grandi eventi al Molo Ichnusa proprio non piace.
DUNQUE, NONOSTANTE l’alternativa al porto, in barba ad una sentenza del Tar del 2006 che impone al Comune di levare “con consentita sollecitudine” (così recita il verdetto) le impalcature in legno e pur dovendo ricorrere ad un intervento della Regione per trovare i soldi indispensabili a rimettere in sesto la “legnaia”, Pellegrini non rinuncia all’Anfiteatro romano: «Il luogo principe dello spettacolo cagliaritano». Capace di ospitare 4500 persone in uno scenario suggestivo dal 2000 grazie alle impalcature in legno (la cui concessione è scaduta nel 2005) che attualmente coprono l’arena e parte delle gradinate dell’antica struttura. È la famigerata “legnaia”, per la versione degli ambientalisti, che per Pellegrini «è bellissima. Riceve complimenti anche a livello nazionale», aggiunge, «per non parlare dalla sua fotograficità e telegenicità e del valore monumentale e spettacolare. Mi è capitato di vederla dall’alto e ho chiesto: “Ma cos’è quella bella struttura?” Ed era la versione attuale dell’Anfteatro che non avevo riconosciuto ».
OGGI L’ASSESSORE per le “legnaia” è perfino preoccupato. «Serviranno fondi per rimetterla a posto e non bruscolini», spiega Pellegrini, «vediamo che cosa riesce a darci la Regione ». Ostile anche al luna park del Matherland nella calata di via Roma al porto, Pellegrini è scettico sul progetto dell’arena spettacoli al molo Ichnusa: «Non conosco il progetto », precisa, «ma il porto deve rimaner porto, oltretutto mi sembra complicato per la viabilità». «Abbiamo tutte le autorizzazioni necessarie», assicura Andrea Caldart, direttore artistico della Make and Song. «Nessun dualismo con l’anfiteatro», precisa Alessandro Soddu, responsabile tecnico del progetto, «è nostro preciso intendimento lavorare fianco a fianco con l’amministrazione ».