SAN BENEDETTO. Ieri vertice sui lavori. Controsoffitto crollato a causa di tasselli inadatti
Il Comune vuole riprendere le vendite già nel fine settimana
Maledetti tasselli. È colpa loro, perché erano del tipo sbagliato, se il pesce del Mercato di San Benedetto ora si vende nei parcheggi, considerato che il controssoffitto è venuto giù tra muggini, polpi e frutti di mare. La diagnosi è del Comune, che sta facendo sostituire i tasselli (troppo corti e inadatti) nelle zone in cui i pannelli sono venuti giù e poi sostituirà anche gli altri, ma nel frattempo c'è una buona notizia: si spera, finora è niente più che una speranza, di poter riaprire completamente il Mercato civico più importante della città tra domani e sabato. Nella peggiore delle ipotesi, lunedì si dovrebbe poter riprendere l'attività nei box del pesce, al pian terreno.
IL VERTICE Così parlarono le commissioni Lavori pubblici e Attività produttive del Consiglio comunale, ieri, durante la riunione cruciale per fare il punto sul Mercato di Sa Benedetto. I componenti hanno invitato anche l'assessore Barbara Argiolas e il vicesindaco Luisa Anna Marras (assessore ai Lavori pubblici): entrambe erano presenti. «L'impresa d'appalto è stata rapidissima nelle riparazioni e nella messa in sicurezza del mercato», fa notare Emilio Montaldo, presidente della commissione Attività produttive, il quale assicura che «al canone che i boxisti pagano per gli spazi di vendita saranno detratti i giorni di chiusura». Ci mancherebbe altro, ma quando si parla di burocrazia è sempre meglio rallegrarsi se qualcosa funziona.
IL DIFETTO I tasselli, si diceva: è colpa loro, nel senso che sarebbe colpa di chi ce li ha messi nel 2008, se il controsoffitto è in parte crollato, e ciò che ne rimane prima o poi lo farà: anzi, l'avrebbe fatto, considerato che ora il Comune farà sostituire anche quelli, se è possibile nelle ore di chiusura e quindi senza decretare una nuova serrata del Mercato di San Benedetto. Hanno due limiti, quei tasselli: il primo è che sono corti, arrivano all'intonaco ma non ai mattoni della pignatta, dunque a caricarsi tutto il peso del controsoffitto era solo l'intonaco. Inoltre, durante i lavori di ristrutturazione di sette anni fa (quindi sono tasselli “di centrodestra”, per la serenità dell'attuale Giunta Zedda) sono a espansione, invece che ad àncora.
L'EMERGENZA «Abbiamo ottenuto a tempo di record tutte le autorizzazioni per sistemare all'esterno gli operatori del pesce», sottolinea il presidente della commissione Attività produttive Montaldo, «l'Asl ha fornito immediatamente tutte le prescrizioni: tavoli lavabili e bidoni dell'acqua pronti all'uso. Gli operatori li hanno acquistati e il Comune glieli rimborserà, quando presenteranno le fatture. In questo modo i boxisti sono rimasti comunque in via Cocco Ortu, e la clientela non si disaffeziona».
L'INTERVENTO Dal punto di vista dei Lavori pubblici Maurizio Chessa, presidente della commissione, annuncia che «il controsoffitto sarà eliminato nei punti in cui non serve, e meglio ancorato laddove resterà». Aggiunge, Chessa, che «una scala mobile è bloccata perché non si trovano più i pezzi di ricambio» e che «l'ascensore, d'estate, ha sempre avuto problemi di surriscaldamento. Il Comune eseguirà tutti i lavori necessari, tentando di non chiudere il Mercato. Intanto, nei prossimi giorni lo riapriamo».
Luigi Almiento