Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

A rischio 700 precari solo per quest'anno

Fonte: L'Unione Sarda
12 marzo 2009

i docenti In arrivo le graduatorie e i ruoli



Tagli delle cattedre, aumento di alunni per classe, maestro unico alla scuola primaria e stop delle compresenze, ore di lettere ridotte da 11 a 9 e un'ora in meno di tecnologia alle medie, tentativo di far sparire la seconda lingua comunitaria. Sono queste le ragioni che porteranno in piazza, a Roma e a Cagliari, i precari d'Italia in occasione dello sciopero del 18 marzo indetto dalla Cgil.
LA DENUNCIA «È un bollettino di guerra», dice Maristella Curreli, presidente nazionale del Cip, il comitato che riunisce i precari della scuola, solo 4 mila in provincia di Cagliari. «La politica dei tagli, la sola che governi ostili alla scuola hanno attuato con accanimento, colpisce prioritariamente i docenti precari e le future generazioni». Nessuno verrà licenziato? «Certo i precari non fanno testo, non verranno licenziati perché lo sono ogni mese di giugno, più corretto dire: non lavoreranno più dopo aver consentito il buon funzionamento della scuola pubblica per 10-20 anni. Non dimentichiamo che un docente su sei è precario».
GRADUATORIE Quest'anno sono rimasti senza lavoro circa 700 precari, chissà quanti altri il prossimo anno. L'attesa è ora tutta per le graduatorie, da dove i docenti vengono reclutati per le supplenze e le immissioni in ruolo. «Guadagnare anche un posto in graduatoria è fondamentale - dice Curreli - può voler dire lavorare il prossimo anno. Ma ancora una volta ci ritroviamo davanti al solito ribaltone normativo, dal 2001, senza regole certe e chiare sulla posizione dei docenti. Gli insegnanti a tempo determinato hanno sistematicamente subito decurtazioni o raddoppi, omissioni o traslazioni di punteggi senza che ciò rispondesse a criteri di competenze, a comprovate finalità didattiche, a disposizioni normative coerenti e trasparenti».
PENSIONAMENTI Un po' di respiro potrebbe arrivare dai pensionamenti (un migliaio in provincia di Cagliari), che potrebbero in parte compensare i tagli degli organici. «Chiediamo di stabilizzare tutti i precari attualmente in graduatoria fino all'esaurimento delle stesse, nel pieno rispetto della legge 296 del 2006 che decretava l'immissione in ruolo di 150 mila persone, di cui solo 75 mila effettuate». ( c.ra. )

12/03/2009