Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Il partito qui non c’è più: dobbiamo ricrearlo»

Fonte: La Nuova Sardegna
11 marzo 2009

MERCOLEDÌ, 11 MARZO 2009

Pagina 1 - Cagliari 



Primo incontro tra il commissario Achille Passoni e i rappresentanti del Pd sulla crisi della politica



Come obiettivi immediati: preparsi per le elezioni europee e superare le divisioni tra i vari gruppi

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. In città il partito non c’è, si tratta di costruirlo dalla base, partendo dai circoli e dal tesseramento per prepararsi alle europee: questo in sintesi quanto detto ieri sera da Achille Passoni, il commissario del Pd nominato dall’ex segretario Walter Veltroni, che ha incontrato tutti i rappresentanti cittadini del Partito democratico: dai consiglieri comunali a quelli regionali, dai rappresentanti circoscrizionali ai partecipanti ai circoli. La riunione è stata poi aggiornata a martedì prossimo. Come primo risultato vi sarà una iniziativa del gruppo consiliare comunale per appoggiare la proposta di un assegno per tutti i disoccupati, anche dei precari.
La sconfitta elettorale è stata bruciante, anche perchè in città la coalizione del centrosinistra ha preso solo trentamila voti, dodicimila in meno del candidato presidente Renato Soru: una sconfitta senza attenuanti, ma più che l’area di riferimento, ha colpito i partiti che la rappresentano. Divisioni e mancanza di rapporto col la città e il territorio, e assenza di progetualità. Ieri sera nella sede del Pd, in via Emilia, c’è stato un incontro col commissario Passoni, promosso dal gruppo consiliare del Comune: per discutere della situazione del partito in città.
Nei giorni scorsi la consigliera comunale Marisa Depau aveva fatto una critica al vetriolo dei gruppi dirigenti cittadini del partito, lamentando il fatto che non vi fosse alcuna iniziativa politica, ne luoghi in cui svilupparla. Ninni Depau, capo gruppo del Pd in consiglio municipale e promotore dell’incontro con Passoni, ha sottolineato ieri, nella relazione introduttiva, la necessità di riprendere il rapporto con la realtà. Ha evidenziato anche la forte sconfitta elettorale e il fatto che l’esistenza di un partito leggero non significa che non ci debba essere, in quanto punto di riferimento indispensabile per l’attività politica. Pier Andrea Costa, impegnato nei circoli, ha ricordato come non vi sia un coordinamento degli stessi e come questo mortifichi le iniziative e la volontà di operare. Tarcisio Nazzari, già presidente del parlamentino di Pirri ha precisato anche come, in passato, l’attività del partito sia stata condizionata dall’immobilismo delle posizioni «Soru sì» e «Soru no».
Alla riunione hanno partecipato una cinquantina di persone, tutte rappresentanti del Pd sul territorio. Gianfranco Carboni, responsabile della circoscrizione del centro storico (l’unica guidata dal centrosinistra) ha evidenziato anche come, per una ridiscussione del ruolo del partito, si debba partire anche dal risultato ottenuto in città, in cui l’area di riferimento ha complessivamente tenuto. Aspetto sottolineato anche da Chicco Porcu (consigliere regionale) che ha affermato che, pur nella sconfitta, il collegamento con la città del Pd ha retto: molti del Pd hanno riportato ottimi risultati. Aspetto ripreso anche da Marco Espa (consigliere sia comunale che regionale). Passoni, nel suo intervento conclusivo, ha rimarcato l’importanza di un rapporto stretto tra il partito nazionale e quello locale e sottolineato l’impegno di tutti per le europee: per evitare una nuova sconfitta, che sarebbe esiziale. Tra le varie questioni, Passoni ha ripreso l’invito - tornato più volte nei vari interventi - di superamento delle divisioni del pro o contro Soru. E precisato come si debba riconoscere piena legittimità a tutte le posizioni. Aspetto, sottolineato in precedenza anche dal consigliere comunale Claudio Cugusi. Entrando nei contenuti della sconfitta, Passoni ha fatto riferimento alla scomposizione sociale che si sta vivendo. Da cui l’esigenza di ricostruire le sedi come strumento sociale.
Tra i problemi affrontati c’è stato anche quello del come preparare il partito per le elezioni europee. Difficile pensare che vi sia la possibilità di un congresso anche perchè il regolamento del partito dovrà essere rivisto. Mentre anche Passoni ha rilanciato l’invito a creare i circoli e a riprendere il tesseramento. Al di là delle diverse posizioni e della necessità di un confronto, richiesto anche con toni aspri nei giorni scorsi, tutti i partecipanti hanno convenuto sulla necessità che si creino luoghi di aggregazione in cui poter fare di nuovo politica.