Qualche difficoltà di troppo dopo l'istituzione del senso unico davanti al Marino
Disagi: così dicono. Qualche difficoltà in più, denunciano. Chi ha necessità di raggiungere il Pronto soccorso del Marino o lo stesso ospedale mal sopporta evidentemente l'istituzione del senso unico in viale Poetto. O meglio, lo stop di svolta a sinistra dopo aver percorso il rettilineo che da via Lungo Saline corre verso la spiaggia. Le vecchie abitudini, evidentemente, cozzano con la rivoluzione del traffico che oggi impone, per chi da Cagliari viaggia verso l'ospedale, di superare la rotatoria del Lungo Saline, percorrere per un centinaio di metri il viale Lungomare del Golfo stretto tra il mare e le saline e svoltare, a destra, lungo lo stradello che tra le aree di sosta per i bagnanti sbuca in viale Poetto sul versante quartese. Da qui si svolterà a destra e si percorrerà la litoranea fino all'ingresso di nosocomio e Pronto soccorso.
Una corsa poco più lunga imposta dai lavori di risistemazione del Poetto “cagliaritano” voluti dal Comune.
In queste settimane non sono state poche le persone dirette al Marino a trovare difficoltà. Qualcuna, dopo aver percorso il rettilineo prima dell'ospedale parallelo al canale dell'ex idrovora si è ritrovato la segnaletica di divieto di svolta a sinistra. «Sono finito di nuovo all'ippodromo e per me non era un momento sereno visto che dovevo raggiungere il pronto soccorso. Non ho visto nessun cartello che mi informasse del divieto d'accesso e mi suggerisse di proseguire sul Lungo Saline per poi rientrare dopo aver superato l'ospedale», spiega un pensionato che l'altra mattina voleva farsi visitare per un dolore all'addome.
Un percorso solo leggermente più lungo e una viabilità modificata che evidentemente non tutti i cagliaritani hanno ancora memorizzato, «abituati al tragitto di sempre».